giovedì 31 gennaio 2013

Third Watch - una serie sottovalutata

A quanto pare, io sono l'esperta di serie tv semisconosciute.
Third Watch - Squadra Emergenza è un telefilm che, al momento, potete vedere spesso e volentieri su Giallo, canale 38 del digitale terrestre. Spulciando wikipedia, ho visto che passò su Italia Uno nel 2000 e, tanto per cambiare, fu un flop... ma andiamo in ordine.
Argomento: narra le storie di poliziotti, pompieri e paramedici del 55° distretto di New York.
Colonna sonora: sempre azzeccatissima e carica di pathos, si sentono spesso pezzi rock.
Personaggi: una marea, essendo le tre squadre equamente protagoniste. Un paramedico è interpretato da Kim Raver... si vede che poi ha studiato medicina ed è diventata la dottoressa Teddy Altman in Grey's Anatomy (logico, no?)
Stagioni: Sei stagioni da 21-22 episodi.
Adoro questa serie tv, è diventata un appuntamento immancabile prima di cena (anche se poi a volte mi fa dimenticare di cucinare...). C'è tutto quello che si può cercare: storie d'amore, sparatorie, droga, vendette, scherzi, cameratismo, amicizie e chi più ne ha più ne metta. Adrenalina a più non posso, storie mai banali, personaggi in continua evoluzione (quelli che sopravvivono abbastanza a lungo), insomma: BELLO BELLO BELLO. 
La serie è iniziata, negli Stati Uniti, nel 2000. La terza stagione inizia il 15 ottobre 2001 con un episodio speciale tra i più drammatici mai trasmessi. Narra, ovviamente, dell'attacco alle Torri Gemelle dal punto di vista dei nostri protagonisti che sono intervenuti per prestare soccorso, la conta dei dispersi tra i pompieri, la paura e lo sgomento di chi non sapeva cosa fare pur indossando una divisa, le reazioni nei giorni a seguire. Io l'ho visto a dicembre 2012 e faceva venire la pelle d'oca, immaginate cosa poteva essere vederlo solo un mese dopo l'accaduto, quando le polveri non si erano ancora posate.
Un'altra cosa che mi piace di questo telefilm è che, i personaggi, sono particolarmente umani. Siamo abituati, ormai, a vedere i protagonisti di questo genere televisivo che raramente sbagliano, spesso non subiscono le conseguenze delle loro azioni, sono sempre spavaldi e non temono le pallottole. In Third Watch, invece, nessuno dei nostri Eroi (e qui, sì che il termine è corretto) è mai del tutto buono o del tutto cattivo: uno dei poliziotti più gradassi scappa dal luogo del disastro dell'11 settembre, un paramedico pacifico spara ad un suo superiore, una vecchia amica può fare la spia quando meno te lo aspetti.
In ogni caso, alla fine, vi innamorerete del personaggio più stronzo di tutti. Come sempre.

Una curiosità: nella squadra dei pompieri compaiono spesso due personaggi marginali (DK e Walsh) i quali sono dei veri vigili del fuoco della città di New York. 

Istruzioni per l'uso:
1) Cercate, se ci riuscite, di non affezionarvi ai personaggi perché muoiono come mosche, già nella prima puntata... lasciamo perdere va!
2) Sconsigliata la visione ai cuori deboli!



Private Practice : dal 5 Febbraio l'ultima stagione su Fox Life.

Febbraio sarà davvero un mese molto caldo per i telefilm. Infatti sia Mediaset che Sky che anche Mediaset Premium stanno per lanciare le nuove stagioni di telefilm, ma anche novità assolute (come nel caso di "The Following" di cui abbiamo già parlato).
Andando con ordine, occupiamoci oggi di Private Practice, spin-off della fortunatissima serie tv "Grey's Anatomy", create entrambe dalla nostra "cara amica" Shonda Rhimes.
Partita nel 2007 ,e anche un pò in sordina per via di una prima stagione composta solo da 9 episodi, col tempo è riuscita a coinvolgere il pubblico, raccogliendo sempre più consensi sia da parte della critica che dal tanto famigerato e temuto share.
Complici di questo successo, secondo me, sono state le storie: davvero molto belle, toccanti e soprattutto molto veritiere. Non c'è mai stata la storia da cardiopalma come in Grey's Anatomy (vedi la doppia puntata finale della settima stagione, la sparatoria al Seattle Grace oppure, tornando più in dietro, l'ordigno inesploso dentro ad un paziente, seconda stagione) ma ci si è concentrati molto di più sul lato umano.
Secondo fattore: i personaggi. Si perchè mentre in Grey's, specialmente in questi ultimi 3 anni, si sta assistendo ad un continuo reimpolpo del cast (ad oggi gli attori principali sono addirittura 15, nemmeno in una soap!) in Private Practice il cast è rimasto quasi tendenzialmente lo stesso. E quindi si è anche assistito ad un'interessantissima evoluzione dei personaggi. Sono cresciuti, sono cambiati, alcuni sono maturati in meglio, altri sono peggiorati...
Purtroppo però ad un certo punto sono sopraggiunti i problemi. Kate Walsh, interprete del personaggio principale Addison Forbes Montgomery ex-Shepard (giusto perchè ci piace essere precisi), stanca del suo ruolo aveva deciso di lasciare la serie dopo le prime 13 puntate della sesta stagione. Gli ascolti, al di la di questo fatto, sono iniziati a scendere vertiginosamente e Shonda Rhimes ha quindi optato per la chiusura definitiva dello show.
Un vero peccato, aggravato anche dal fatto che molti fan americani ( che hanno già visto la fine ) sono rimasti molto delusi dall'episodio di chiusura perchè "troppo approssimato, veloce e assolutamente non conclusivo" il che lascerebbe supporre che le storie non abbiano avuto una degna conclusione... Sarà davvero così? Per scoprirlo non ci resta che sintonizzarci ogni martedì, a partire dal 5 Febbraio alle 21.55 su FoxLife per la sesta ed ultima stagione di questo bel telefilm.
Prima di ciò, un piccolo "recap" degli episodi precedenti a cura della nostra preparatissima amica Sheleya che ringrazio per avermi aiutato in questo post:

DOVE ERAVAMO RIMASTI

Amelia ha partorito un bambino senza cervello e, aiutata dai suoi amici e colleghi, riesce a porre fine alla vita di suo figlio per poterne donare gli organi. Charlotte, dopo aver soppesato da una parte il parere contrario degli avvocati e dall'altro i suoi nuovi sentimenti in quanto madre, acconsente anche se, probabilmente, dovrà pagarne le conseguenze. Intanto, insieme a Cooper dovranno crescere un bambino che ha avuto un anno difficile ma che è molto affezionato a lei ed ha iniziato a chiamarla mamma. Sheldon e Amelia si riappacificano e chissà che, finalmente, non ne nasca qualcosa di più. Pete è in prigione accusato di omicidio per aver aiutato a morire un uomo, alla fine collabora per poter uscire e tornare a casa da Violet e suo figlio per poter ricominciare da capo il loro travagliato matrimonio. Addison è finalmente diventata madre e ha deciso, per un po', di restare da sola e non incastrarsi in altre storie complicate con gli uomini. Siccome Addison, ormai, la conosciamo e sappiamo che è di mutanda larga, non ci stupisce quando cede alla passione e concede le sue grazie a Jake. Lei, poi, deve tornare a casa da suo figlio e lì trova Sam che ha mandato via la baby sitter e si sta occupando del bambino, le dice di sentirsi finalmente pronto a ridiventare padre e le chiede di sposarlo. Addison rimane, giustamente, con la faccia da tolla ma almeno è diplomatica e non lo prende a randellate (oppure questo lo faranno vedere nella prossima stagione). Intanto Jake è in macchina e sta andando da lei a portarle dei fiori (con i quali entrambi percuoteranno l'indeciso Sam, spero).

martedì 29 gennaio 2013

Grey's Anatomy 9x03, si torna a sorridere

Mi ero ripromessa di aspettare un po' prima di scrivere qualcosa su Grey's Anatomy, l'argomento è vasto e qua piace a tutti quindi sarebbe stato da litigarselo tra gli autori... ma non resisto e in barba a tutti quanti!!
Ho appena finito di vedere il terzo episodio della nona stagione... che bello!!
Diciamocelo: con la storia dell'incidente aereo, la nostra Shonda Rhimes l'aveva fatta un po' fuori dal vasino!
Però bisogna capirla questa donna, ha tante cose per la testa, non può essere sempre da lode in tutto! Private Practice è stato sempre più bello man mano che maturava e ora è appena finita, in America, l'ultima stagione, nel frattempo è anche partito Scandal, il suo nuovo capolavoro di cui parleremo, prima o poi! Date queste premesse, glie le vogliamo perdonare quelle due puntate-cazzata in stile Lost? Ma si, dai.
La 9x01 e la 9x02 sono state intense e  lacrimevoli come tutte le puntate post-trauma, la morte di Mark mi ha fatto disperare come non mai! Belle, niente da dire, ma spero che non siano finite qui le spiegazioni su come ne siano usciti da quell'inferno perchè io, di domande, ne avrei ancora parecchie.
La 9x03 si intitola "Ama chi ti sta vicino" ed è una puntata perfetta. Ci si commuove, si sorride qua e là, addirittura si ride sguaiatamente!
Fiore all'occhiello sono una straordinaria Miranda Bailey testimone, suo malgrado, di una conversazione scabrosa; Christina e il Dr. Thomas che trovano un punto d'incontro (dolcissimo quando lui le porge un anacronistico fazzoletto di stoffa) e Jackson Avery che sta diventando tutto Mark!









Miglior dialogo della puntata:

Jackson: "Il capo si è fatto mia madre."
Meredith: "Owen si è fatto tua madre??"
Jackson: "No!!! Webber si è fatto mia madre!!"
Meredith: "Se può consolarti, si è fatto anche la mia."

Al secondo posto:

Callie: "Smettila di andare a letto con tutte le tue colleghe, le rovini."
Alex: "Beh, sono venuto a letto anche con te!"
Callie: "E infatti ho smesso di andare a letto con gli uomini."



lunedì 28 gennaio 2013

Il Socio: Gran Finale mercoledì su Giallo

Mercoledì 30 gennaio alle ore 21.00, andranno in onda, su Giallo (canale 38 del digitale terrestre) le ultime due puntate della serie tv Il Socio.
Anche di questo telefilm abbiamo una sola stagione da 22 episodi, in seguito alla quale la NBC ne ha deciso la cancellazione.
Tratta dall'omonimo film e libro, anche qui troviamo lo zampino di John Grisham, genio della suspance e del legal-drama. Mentre il film e il libro raccontano la stessa storia, la serie tv riprende i personaggi 10 anni dopo.
Mitch McDeere (interpretato nel film da Tom Cruise e qui da Josh Lucas) e la sua famiglia, stanchi di scappare, decidono di abbandonare il programma di protezione testimoni e di riprendere con la loro vita da dove l'avevano lasciata, a Memphis.
Curiosità: la maggior parte dei romanzi di John Grisham sono ambientati in questa città, la quale "vanta" una straordinaria concentrazione di avvocati.
Una volta tornati a casa, Mitch ricomincia la sua carriera da avvocato assistito dal suo investigatore (Ray, suo fratello) e la sua segretaria (Tammy, sua cognata, anche loro entrati e poi usciti dal programma di protezione testimoni). Durante la stagione lo vedremo seguire diversi casi giudiziari, ma uno in particolare lo metterà di nuovo nei guai: la difesa di una ragazza accusata dell'omicidio di una signora anziana malata terminale, attirerà l'attenzione di un grande studio di avvocati. La ragazza non è chi dice di essere, le cose non sono andate in questo modo, sotto c'è qualcosa di molto più grosso e una misteriosa missione da portare a termine a qualsiasi costo. Oltre a questo, il figlio del boss mafioso, incastrato dalla famiglia McDeere 10 anni prima, sta cercando la sua vendetta.
A mio parere, questa serie televisiva è molto bella. Ha una buona dose di adrenalina, la trama funziona, la regia è ottima e gli attori azzeccati. All'inizio e alla fine di ogni puntata avremo un assaggio di quello che succederà da lì a qualche settimana dopo e piano piano dovremo essere noi a ricostruire cosa sta accadendo. Una chicca è la presenza di una dolce ma intraprendente Juliette Lewis nei panni di Tammy, la segretaria di Mitch che 10 anni prima mollò tutto per seguire Ray McDeere nel programma di protezione testimoni.

Non perdete il gran finale col botto!


The inspector Lynley mysteries


Scusate, ma non potevo esimermi dal trattare questo telefilm. The inspector Lynley mysteries è stato mandato in onda in Inghilterra dalla BBC dal marzo 2001 al giugno 2008 e riproposto negli States dalla PSB dal 2002. La serie è tratta dai romanzi della mia divina Elizabeth George, prima scrittrice americana ad essere rappresentata in una serie tv inglese.

C'è da dire che lei ha ambientato tutti i romanzi tra la Cornovaglia e l'Inghilterra e che, in fondo, questi si prestavano abbastanza per essere poi rappresentati in tv.

 La George ha comunque supervisionato ogni singolo episodio ed era a lei che spettava l'ultima parola. Non ha potuto tuttavia prendere parte alla scelta degli attori protagonisti, anche se ha dichiarato che Nathaniel Parker (Thomas Lynley) e Sharon Small (Barbara Havers) hanno fatto un ottimo lavoro.

Chi, come me, ha prima letto i libri non mancherà di notare significative differenze sia nell'aspetto dei personaggi, sia nei loro caratteri che nelle loro abitudini. Linley, ad esempio, è biondo e guida una Bentley, mentre negli episodi tv  è moro e guida ogni volta una macchina diversa.

Comunque, nonostante sia in lingua inglese, la serie è facilmente comprensibile perché si parla appunto il British English e le parole sono scandite molto bene.

Sia nei romanzi che nella serie tv, la storia si fonda sui due personaggi principali: l'spettore Linley -8° conte di Asherton, giudicato dai suoi colleghi un donnaiolo che lavora per hobby- e Barbara Havers -sergente trasandato di tutt'altra estrazione sociale-.

Nonostante un avvio difficile, i due stringeranno presto una grande amicizia e cercheranno di aiutarsi in ogni modo.

Le stagioni, in totale, sono 7; ma soltanto le prime 2 più due episodi della 3° sono tratte dai libri. Per le altre la George ha dato l'autorizzazione alla BBC di usare i suoi personaggi per creare nuove vicende. Rimanendo, peraltro, molto soddisfatta del lavoro.

Questa serie ha riscontrato il favore e l'amore del pubblico anglosassone a tal punto che nell'agosto 2007, quando la BBC annuncia di voler chiudere la serie, i fan hanno firmato una petizione inviata all'emittente televisiva.

Una curiosità alla domanda "Hai mai considerato di fare un Alfred Hitchcock inserendo te stessa nella serie come walk-on character tanto per divertirti?" La George risponde: "Penso che sarebbe molto divertente inserire me stessa nella serie come walk-on character, che è esattamente ciò che ha fatto Colin Dexter nella serie dell'ispettore Morse. Il problema è che io non vivo in Inghilterra e e raramente sono lì mentre girano la serie."

Per chi fosse curioso qui trovate i due episodi pilota. Per vostra facilità sono sottotitolati in tedesco. Eheheh.

Scherzi a parte, buona visione a tutti e... Viva Elizabeth George,  forever!

sabato 26 gennaio 2013

Quando le "guest-star" superano i "regulars" : Elsbeth Tascioni

Il fatto che in un telefilm, o anche in una soap, ci siano attori fissi ( i cosiddetti "regulars" ) e accanto ad essi una serie di attori/personaggi che compaiono per un determinato periodo di tempo ( le "guest stars" o le "special guest stars" nel caso in cui il personaggio in questione venga interpretato da un attore o attrice particolarmente famosi ) è fatto notorio. Tendenzialmente invece non è un fatto notorio che alcuni personaggi secondari, alcune guest-stars, sia per la loro bravura, sia per alcune caratteristiche, sia perchè sono magistralmente interpretati da un bravo attore vadano in un certo qual modo ad "oscurare" i personaggi principali. 
A mio avviso un caso del genere succede ogni volta che in "The Good Wife" , legal drama della CBS e in onda in Italia su Raidue, compare lei : Carrie Preston alias l'avv. Elsbeth Tascioni. 
L'avv. Elsbeth Tascioni compare per la prima volta alla fine della prima stagione del telefilm come avvocato che si occupa della difesa di Peter Florrick, marito della protagonista Alicia Florrik ( interpretati rispettivamente da Chris Noth e Julianna Margulies ). Il suo modo di essere così sconclusionato, visionario, al di la di ogni rigido schema legale e, in generale, il, suo essere "trallallero trallallà" farebbe diffidare dall'assumerla anche ad una persona rea di aver rubato un pacchetto di vigorsol in tabaccheria.Ma invece... ecco che c'è il colpo di scena. Si perchè al di la di un suo modo di essere così squisitamente "fiabesco", l'avv. Elsbeth Tascioni non sbaglia mai un colpo e quando meno te l'aspetti, quando si pensa che ormai il giudice è ad un passo dal pronunciare sentenza di condanna ecco che lei ribalta la situazione a suo favore, e vince! Insomma l'avvocato Elsbeth Tascioni  è il classico esempio di "abito che non fa il monaco". 
Successivamente Carrie Preston è tornata a vestire i panni dell' avv. Tascioni nel 2012, nel corso della terza stagione del telefilm, nelle puntate che vedevano Will Gardner (Josh Charles) difronte al gran giurì con delle scene assolutamente memorabili. Se non ci credete andate a recuperarvi gli episodi 12, 13 e 14 della suddetta terza stagione. 
E, notizia dell'ultimo momento, Elsbeth Tascioni sarà anche nella quarta stagione del telefilm (attualmente in onda negli USA). Il suo compito? Difendere la sua amica-collega Alicia che si troverà in un grosso, grossissimo guaio. 

L'attrice Carrie Preston è nota al pubblico non solo per le sue (purtroppo) sporadiche apparizioni in "The Good Wife" ma anche per il ruolo di Arlene Fowler nella serie tv HBO "True Blood".
E ancora, oltre ad essere apparsa in varie pellicole di successo mondiale come "Il matrimonio del mio migliore amico" con Julia Roberts, "Vicky Cristina Barcelona" di Woody Allen e "Il dubbio" con Meryl Streep Carrie Preston è anche co-proprietaria di una casa di produzione indipendente chiamata Daisy 3 Pictures e nel 2005 ha anche debuttato come regista della pellicola "29th and Gay". Il suo percorso come regista è continuato anche nel 2012 quando al Sundance Festival ha presentato la sua opera seconda dal titolo "That's what she said". 
E brava Elsbeth..ehm...Carrie! :) 

Law and order SVU




Altro sonnellino, altro post.
Law and order SVU, è uno spin-off del notissimo -direi quasi pietra miliare del giallo dopo "la signora in giallo" :)- Law and order -i due volti della giustizia, creato da Dick Wolf (per chi non avesse mai visto nessuna delle serie di Law and order, alla fine dell'episodio aspettatevi un bell'ululato ;) )

Come molti dei miei co-autori potrebbero pensare, SVU non è il seguito del titolo pronunciato da mio fratello (N.d.R. per chi non mi conosce: mio fratello parla a una velocità supersonica), ma è un acronimo  e significa Special Victim Unit, rinominato in Italia: Unità speciale.

Trasmessa dalla NBC  negli Stati Uniti è arrivata alla 14° stagione, mentre in Italia è stata trasmessa tra il 2012 e l'inizio del 2013 la 13° sul canale Premium Crime.  Stagione, peraltro, portata avanti senza il "bel tenebroso"  Christopher Meloni (detective Elliot Stabler) che ha lasciato la serie per dedicarsi a ben più sanguinose attività: potete trovarlo in True Blood dalla 2 puntata della 5°stagione dove interpreta Roman, un vampiro di 500 anni.

Ma torniamo a noi: Elliot Stabler insieme alla sua collega Olivia Benson, interpretata da Mariska Hargitay, sono i detective della Unità Speciale che si occupa delle vittime di reati sessuali.

I due detective giocano spesso il ruolo del "poliziotto buono" e del "poliziotto cattivo".
Anche se a volte si scambiano il ruolo, quasi sempre è Stabler a "terrorizzare" i colpevoli o presunti tali.
Uomo tutto di un pezzo crede nella filosofia "il fine giustifica i mezzi". Ecco perché, pur di far confessare un omicidio o di scovare un colpevole, usa spesso mezzi poco ortodossi al limite della legalità. Padre di ben 5 figli tenta a tutti i costi di proteggere la sua famiglia dagli orrori che è costretto ad affrontare ogni giorno nel suo lavoro e non sempre usa lo stesso rigore nelle sue complicate vicissitudini famigliari.

Olivia Benson è un personaggio, a mio dire, bellissimo. Figlia di una mamma alcolista con la quale ha un rapporto difficile, è venuta al mondo in seguito ad uno stupro. Tuttavia la madre non le ha mai rivelato chi fosse il padre, anche se lei con la sua tenacia riuscirà a rintracciarlo.
Proprio per questo è molto empatica con le vittime (e, in casi particolari, con gli assassini).

I due detective mitigano l'una il carattere dell'altro smussandone i relativi angoli. La loro collaborazione li porterà a un'intensa amicizia che a volte li porta a mettere a repentaglio l'esito delle indagini.

Chiaramente la serie gira anche intorno ad altri personaggi che hanno vari ruoli all'interno della serie, come il detective Fin (interpetato dal noto rapper Ice-T), il Detective Munch (Richard Belzer) e il capitano Cragen (Dann Florek) che era già stato capitano della omicidi in Law and Order  - i due volti della giustizia. Non mancano il profiler Dr. George Huang (BD Wong) e il medico legale Dr Melinda Warner (Tamara Tunie).

Il telefilm non si ferma all'arresto dei criminali ma spesso segue anche il loro processo, che non sempre andrà a buon fine.

Ad occuparsi dei processi ci sono Alexandra Cabot (Stephanie March) che entrerà ed uscirà dalla serie per varie motivazioni e il sostituo procuratore Casey Novak (Diane Neal). Due donne con temperamenti molto diversi, ma che faranno di tutto pur di assicurare i criminali alla giustizia.

In questo telefilm la realtà è più difficile di quello che si crede e capita che in molti episodi le vittime siano i colpevoli e viceversa. La serie è strutturata molto bene, i crimini generano rabbia, orrore, disperazione e si fa presto a provare simpatia, tenerezza, pietà o odio per i vari personaggi. Soprattutto nei processi dopo che le indagini sono finite.

Io stessa, spesso, mi sono ritrovata a sperare che la giuria scegliesse un verdetto di colpevolezza piuttosto che di innocenza. E a volte ho spento la TV con un po' di amaro in bocca.

Infine, essendo una serie che prosegue da 14 anni, le guest star che si sono susseguite nel corso del tempo sono state tantissime.
E tra tutti voglio citare la famosissima Angela Lansbury che ha interpretato Eleanor Duvall e Robin Williams. Diciamocelo, la puntata -per la precisione la numero 200- dove appare il notissimo attore (che nella serie interpreta un ingegnere tanto geniale quanto disturbato) è una delle più belle nella storia non solo di Law and order SVU, ma di Law and order "The original" e tutti i suoi spinn-off!

Per concludere, all'interno della serie ci sono stati molto spesso tantissimi crossover con la serie madre.

Per chi volesse approfondire (oltre alle varie pagine di Wikipedia) segnalo il sito:

http://www.lawandordersvuitalia.net/

dove vengono presentati in maniera approfondita tutti i personaggi con la loro storyline.

A-TEAM....i primi veri telefilm "pane e marmellata"

Un telefilm con il quale sono cresciuto da ragazzo nei pomeriggi è stato A-Team. Si può dire in effetti che facevo merenda con “pane e A-Team”.

La serie dell’A-Team è stata creata da Stephen J. Cannell (Ralph Supermaxieroe, Hardcastle & McCormick) e Frank Lupo (Riptide, Hunter) nel 1982, e ha debuttato sul piccolo schermo americano di NBC il 23 gennaio del 1983, subito dopo la messa in onda del Superbowl, che ha consentito un lancio ottimale della nuova serie. In Italia invece aariva nel 1984 con debutto su rete4 e riproposta ultimamente sul canale satellitare Fox retrò. A-Team è stato prodotto per 5 stagioni, nel corso delle quali il cast tecnico ha ottenuto tre candidature agli Emmy Awards e l’intero cast (artistico e tecnico) ha conquistato il People’s Choice Award del 1984 per la migliore novità televisiva dell’anno precedente.

Le riprese degli episodi sono state effettuate interamente fra gli studi californiani della Universal e della Paramount, e nelle località di Agoura e Valencia (California) per alcune riprese esterne e per le locations di alcuni ranch. Fra i registi che si sono alternati nell’arco delle cinque stagioni ci sono anche Christian I. Nyby II (storico regista di Perry Mason), Bruce Kessler (Ralph Supermaxieroe) e James Darren (interprete di Vic Fontain in Star Trek: Deep Space Nine).

Per via di una precisa scelta del network e degli autori, nel telefilm il ricorso alla violenza non si traduce mai in un gran numero di personaggi uccisi o feriti. Il conto totale dei morti nell’arco delle varie stagioni non supera infatti il numero di cinque, mentre diversi altri personaggi muoiono o scompaiono in circostanze misteriose senza che la loro morte venga mostrata con delle riprese.

Prima che venisse scelto George Peppard, per il ruolo di Hannibal Smith era stato preso in considerazione l’attore James Coburn (Sciarada, Giù la testa); sono ormai quasi leggendarie le voci secondo cui Peppard avrebbe discusso molte volte sul set con Mr.T, l’interprete di P.E. Baracus (B.A. “bad attitude” Baracus, in originale), con il quale non sarebbe mai riuscito ad andare d’accordo.

Secondo parte del cast tecnico, i contrasti fra i due erano dovuti al fatto che il personaggio di P.E. Baracus godeva di estrema popolarità e Mr. T, di conseguenza, si comportava come una vera e propria star. La popolarità di P.E. è testimoniata anche dalla realizzazione di una serie a fumetti e di una serie a cartoni animati, di cui il personaggio interpretato da Mr. T è stato protagonista.

Fra le guest stars che hanno preso parte ai vari episodi, ricordiamo il celebre wrestler Hulk Hogan (nel ruolo di se stesso), Charles Napier (Men in Black: The Series), Xander Berkeley (24) e Carol Baxter (Piccole donne).


COMPOSIZIONE DEL CAST

Dirk Benedict Nato il 01 marzo 1945 Helena - Montana è: Templeton `Sberla` Peck. 
Attore originario del Montana. Il padre era un avvocato e muore quando lui ha solo 18 anni. Cresciuto nella provincia americana, ha avuto i primi contatti con il mondo della recitazione durante il college. Oltre ad "A-Team" ha recitato anche in serie come `Battlestar Galactica` (quella degli anni 70), `Baywatch`, `Charlie`s Angels` e `Love Boat`. Nel 1994 ha diretto un cortometraggio, "Christina's Dream". Nel 2007 ha girato il film bellico "Recon 7 Down". A 26 anni scopre la cucina macrobiotica in Svezia e cambia drasticamente abitudini alimentari. Quando gli viene diagnosticato un cancro alla prostata qualche tempo dopo si cura da solo con una dieta macrobiotica e si salva dalla malattia. Si sposa negli anni Ottanta e divorzia negli anni Novanta. Ha tre figli.

George Peppard Nato il 01 ottobre 1928 Detroit - Michigan è: John `Hannibal` Smith.
Attore originario di Detroit, Michigan. Da giovane abbandona gli studi per prestare il servizio militare presso la Marina. Dopo il congedo da sergente, trova vari lavori come tassista, meccanico e impiegato di banca. Nei primi anni `50 si iscrive all`Actor Studio di New York. La sua carriera da attore è davvero lunga. Ha recitato in diverse pellicole per il grande schermo e in serie come `Matlock` e `Banacek`, `Studio One`, `Matinee Theatre`. Avrebbe dovuto recitare anche in "Dynasty" ma ha avuto problemi con il produttore del programma. In molti lo ricordano per l`interpretazione di Fred nel romantico `Colazione da Tiffany` (1961), al fianco di Audrey Hepburn. Cinque matrimoni all`attivo. Muore l`otto Maggio del 1994 a Los Angeles. Ha avuto seri problemi di alcolismo negli anni Settanta.

Mr. T Nato il 21 maggio 1952 Chicago - Illinois è: Bosco Albert `P.E.` Baracus.
Originario dei ghetti di Chicago, il secondo di dodici fratelli. Il suo vero nome è Laurence Tureaud. Diventa una star del football, pratica le arti marziali e negli anni `80 entra nel mondo dello spettacolo come wrestler professionista. La vera fama internazionale è arrivata nel 1982 con il film `Rocky III` in cui interpreta il ruolo della sfidante di Sylvester Stallone e, soprattutto, l'anno a seguire con la serie televisiva 'A-Team'. A lui hanno dedicato anche l`omonima serie di cartoon. Recentemente ha recitato nella pellicola `Non è un'altra stupida commedia americana`, ma è difficile oramai vederlo sia in produzioni televisive che cinematografiche. Gli è stato diagnosticato un cancro nel 1995 ma l'ha sconfitto. Si è sposato negli anni Settanta ma ha divorziato. Ha due figli.

Dwight Schultz Nato il 24 novembre 1947 Baltimora - Maryland è: H.M `Howling Mad` Murdock.
Attore originario di Baltimora, Maryland. Ha avuto una formazione teatrale presso la Theater Arts` della `Baltimore`s Townson State University`. In `The Crucifix of Blood` ha recitato al fianco di Charlton Heston. La sua carriera vanta partecipazioni in alcuni episodi di telefilm quali `CHiP'S` e `Hill Street Blues`. Recentemente ha recitato nella serie `Lois & Clark` ed in `Star Trek: Voyager`. In questi ultimi hanni a prestato la voce a decine di personaggi dei videogame. Nel 1983 ha sposato l`attrice Wendy Fulton.

LA STORIA DELLA SERIE TV
L'A-Team è un gruppo di ex-soldati speciali che, tornati dal Vietnam, si sono ritrovati a dover fuggire perchè accusati di alto tradimento, resistenza al Governo Federale Americano ed evasione. Ora sono 'soldati di fortuna', uniti dalla passione per le avventure ad alto rischio e pronti a mettere la propria esperienza militare e le poco ortodosse tecniche apprese in guerra per risolvere missioni decisamente meno cruente. Sono eroi 'a noleggio' (anche se per un motivo o per un altro alla fine non viene dato loro alcun compenso), che uniscono all'umorismo una buona dose di coraggio e furbizia. I quattro componenti del gruppo,veterani ex berretti verdi tutti ufficialmente morti, sono: il colonnello Hannibal Smith con il suo inseparabile sigaro, che è la mente del team, il sergente Bosco P.E. Baracus, il più duro e più irascibile della squadra, il capitano Murdock il pilota un po' squilibrato e il tenente Sberla, play boy e impostore di dichiarata fama.

Fonte: http://www.ateamvan.it/

Your daily dose of drama!

BEH!! Questa proprio non potevo non dirvela!!
Lo scorso anno, è stato inaugurato in Belgio il canale televisivo TNT.
E' un canale tematico ad alta definizione specializzato in film e telefilm gialli/thriller/ecc. Per capirci, è equiparabile a FOX Crime (o, come lo chiama mia madre, "il canale dei morti ammazzati"). Per pubblicizzarlo, dei geni del marketing hanno messo un pulsante rosso al centro di una piazza qualsiasi e guardate cosa si sono inventati!


Questo video, su YouTube ha oltre 42 milioni di visualizzazioni!
Lo hanno fatto di nuovo quest'anno, in Olanda!
MAKE A CHOISE: BLUE OR YELLOW?


venerdì 25 gennaio 2013

Dal 30 gennaio su FOX torna White Collar

Breve riassunto per chi se lo fosse perso.
White Collar - Fascino Criminale parla di un genio del crimine, un ladro, un falsario abilissimo (Neal Caffrey) che solo un uomo, l'agente Burke dell'FBI, è stato in grado di catturare. Ora sta scontando la sua pena in carcere e, quando gli mancherebbero soltanto 3 mesi da scontare, decide di evadere. L'agente Burke è l'unico che può trovarlo e infatti lo fa, lo trova, lo bracca e gli chiede il perchè, cosa spinge un uomo quasi libero a fare un passo così stupido? Una donna, ovvio! La sua donna, Kate, era andata in carcere per lasciarlo, per dirgli che non poteva più aspettarlo e che doveva andarsene e lui scappa per andare a cercarla.
In realtà sotto c'è molto di più, messaggi in codice, crittografia, misteri, sotterfugi, Kate è stata rapita ma da chi? Cosa vogliono? E ora che Neal Caffrey dovrà scontare una pena più lunga, chi potrà salvarla? Neal allora indossa una cavigliera elettronica e comincia a collaborare con l'FBI e l'agente Burke e li aiuta a catturare altri criminali presso la sezione "White Collar", vale a dire coloro che si occupano dei crimini commessi dai colletti bianchi.
La regia e la colonna sonora sono accattivanti e ti trascinano in un vortice di adrenalina e sorrisi. Neal ci piace! Ci piace perché è oggettivamente tra gli uomini più belli in circolazione, è simpatico, affascinante, è innamorato dell'arte e del bello, è ricco, è sfacciato, è illegale, non possiamo averlo e, se anche potessimo averlo, sicuramente farebbe ingrassare.
 L'agente Burke è un uomo tutto d'un pezzo che si trova all'inizio a fargli da baby sitter ma ben presto diventerà un amico, un fratello, un padre, probabilmente il primo esempio positivo nella vita di Caffrey (chissà poi se questo è il suo vero nome...)
Amico e socio di Neal è un improbabile Mozzie! E' brutto, basso e rotondo, è contro il Sistema, per lui tutto è un complotto, Elvis vive in un bunker sotto la Casa Bianca, è un criminale innocuo, non farebbe del male ad una mosca ma ha le mani in pasta ovunque e conosce chiunque! Non poteva che diventare un grande amico della Signora Burke (Tiffani Thiessen di Beverly Hills e Bayside School!), con un po' di imbarazzo da parte dell'agente!
Nella seconda stagione appare Sara Ellis, una donna spietata che recupera tesori rubati per conto di una compagnia assicurativa e da molti anni cerca un certo Raffaello... Neal, tu ne sai qualcosa? Con i suoi capelli rosso fuoco, riuscirà a farci dimenticare della povera Kate?

Insomma, di imbrogli e contro-imbrogli ne combinano parecchi ma dove eravamo rimasti?
Alla fine della terza stagione, Neal era prossimo alla libertà ma un perfido agente Kramer fa di tutto per incastrarlo e rimandarlo in prigione. Neal è combattuto tra rimanere con la nuova famiglia che si è creato con il tempo a New York e scappare, essere libero e ricominciare come ha sempre fatto. Burke alla fine mette in gioco la sua carriera e lo libera. La stagione finisce con Neal, angosciato, in un aereo diretto non si sa dove.

Non voglio anticiparvi troppo, dirò soltanto che Neal non si trova più in America, lascerà i suoi completi elegantissimi e i suoi cappelli a favore di un abbigliamento più adatto al clima tropicale... Ma come ne uscirà il rapporto con Burke? Riuscirà a tornare a casa o dovrà scappare ancora?


ECCO.
Mentre cercavo alcune immagini per questo post ho trovato una foto di Matt Bomer (Neal) mentre limona con un altro tizio. Era troppo bello per essere etero. DECISAMENTE non lo possiamo avere. 

E.R Medici in prima linea

Credo sia assolutamente doveroso parlare di uno dei capisaldi del genere medical,che prima di tutti ha spianato la strada ad una serie di telefilm in qualche modo anche ispirati ad esso.
Sto parlando ovviamente di "E.R." acronimo di "Emergency room" che è stato mandato in onda per ben 15 stagioni di seguito,era ispirato al romanzo "Casi di emergenza" di Micheal Crichton e coprodotto soprattutto nella prima stagione da Steven Spielberg.
La serie è stata trasmessa per la prima volta nel 1996 e ha chiuso purtroppo i suoi battenti nel 2009.
Onestamente credo sia stata una serie notevolmente di spessore per la trama,per i personaggi e anche un po' per la sua crudità delle volte.
Quello che maggiormente colpiva di questa serie era il riuscire a raccontare con grande semplicità delle realtà tutte americane,che quindi erano totalmente lontane dal nostro modo di vedere. Un semplice pronto soccorso universitario scenario non di grandi eventi,pazzeschi e irreali, ma di normali giornate lavorative a contatto con pazienti con le più svariate malattie o ferite.
Quella che vediamo quindi non è la classica clinica privata americana,ma un struttura ospedaliera un po' tetra con giovani studenti e strutturati che passano 15-20 ore in turno,che vanno a lavoro con la metropolitana,che vivono in case anche fatiscenti in quartieri di Chicago non proprio attraenti.
I loro pazienti sono quindi spesso barboni,drogati,ragazzine incinte o gente comune. Niente lusso,niente locali notturni frequentati dai nostri protagonisti, ma semplicità e realtà.
A differenza dell'altrettanto noto "Grey's anatomy" sono pochissimi gli eventi tragici che colpiscono i protagonisti. Quelli che maggiormente si ricordano sono soprattutto l'accoltellamento del dott. Carter da parte di un paziente schizofrenico e la morte dell'amatissimo dott. Greene a causa di un tumore al cervello. Quindi i protagonisti non vengono decimati da morti violente lungo le varie stagioni,ma sono semplicemente allontanati dal cast con motivazioni molto più semplici.
A proposito di cast,tutti gli appassionati ricorderanno sicuramente un giovane e attraente George Clooney che interpretava il pediatra rubacuori Doug Ross che ha utilizzato ER come trampolino di lancio per una carriera davvero sfavillante.Devo essere sincera,io quando il dott. Ross ha lasciato la serie alla 5 stagione ho sofferto veramente tanto!!!
Del dott. Ross ricorderemo certamente le partite a pallacanestro con il suo grande amico il dott. Greene,che simpaticamente lui chiamava Ciccio,che si svolgevano nell'atrio del pronto soccorso nei momenti di pausa. Un altro elemento indelebile è sicuramente il grande amore del dott. Ross per l'infermiera Carol Hathaway,con la quale dopo tante peripezie si sposerà e avrà due gemelle.
L'attrice che interpretava Carol la ricorderete sicuramente,Julianna Margulies che attualmente interpreta "The Good Wife" fortemente voluta da Spielberg nel cast di ER.
Un altro attore che ha avuto un discreto successo è Noah Wyle che interpretava John Carter,il giovane studente messo sempre sotto stress dal suo mentore,il dott. Benton.
Wyle è stato l'ultimo attore del cast originale ad abbandonare la serie,nell' undicesima stagione. Tornerà nell'ultima serie per un trapianto di rene. Una chicca molto carina è che il rene che verrà poi trapiantato a Carter viene da Seattle,dove lavorano Ross e Carol,anzi sarà proprio Ross a convincere i parenti del ragazzo defunto a donare gli organi anche se non saprà mai che il ricevente è proprio il suo ex collega.
Ovviamente nel corso delle quindici stagioni il cast principale è stato veramente molto numeroso,sono 25 infatti gli attori principali senza contare il numero di apparizioni di attori che successivamente hanno poi raggiunto notorietà e successo.
Passiamo ad un paio di curiosità legate a questo telefilm.
ER, superando la soglia dei trecento episodi, si è dimostrato uno dei serial più longevi della storia della televisione. Il primo e l'ultimo episodio in assoluto della serie hanno la durata speciale di 80 minuti a testa essendo considerati però proprio episodi di durata extra e non episodi divisi in due parti. Fra gli episodi più celebri va citato senz'altro Diritto di immagine, primo episodio della quarta stagione, andato in onda nel 1997. L'episodio andò in onda dal vivo, con le telecamere della NBC che fingevano di essere dei documentaristi all'interno dell'ospedale. Gli attori interpretarono nuovamente l'episodio tre ore dopo, in modo da consentire anche agli abitanti della West Coast di assistere all'episodio dal vivo. L'episodio ricevette tre Emmy Award.
E qui è inevitabile il riferimento a Grey's anatomy,in cui abbiamo un analogo episodio girato nello stile del finto documentario subito dopo la sparatoria che colpisce l'ospedale.
Un'altra curiosità è che il celebre regista Quentin Tarantino ha diretto l'episodio della prima stagione intitolato Maternità.
La serie inoltre ha realizzato un cross-over: alcuni attori di Camelot - Squadra Emergenza,, hanno preso parte ad un episodio di E.R., mentre Sherry Stringfield che interpretava la dott.ssa Susan Lewis ha preso parte al corrispondente episodio di Camelot - Squadra Emergenza.
Io posso ben dire che ho sviluppato la mia passione verso il genere medico partendo proprio da questo telefilm. Nonostante le serie molto lunghe possano spesso sembrare noiose e ripetitive,credo che ER  in questo si sia molto differenziato anche grazie al naturale riciclo dei personaggi.
Non sarebbe affatto male vedere uno spin off che racconta l'evoluzione della vita privata e della carriera del dott. Carter che a mio parere è sempre stato un elemento di coesione tra i vari eventi di vita dei personaggi soprattutto nel susseguirsi delle stagioni.
Chissà,se il miracolo è stato fatto per Dallas dopo oltre 30 anni, magari potranno pensarci anche per il mitico E.R..
Sono certa che il successo sarebbe assicurato.




E se ....ritornasse "Twin Peaks"?

Se è vero che questo blog è dedicato ai telefilm, e in generale agli amanti dei telefilm, è anche vero che questo blog non può non contenere almeno 1 articolo dedicato a quella che, secondo me (ma penso di poter parlare anche oggettivamente ) è una delle serie culto non solo degli anni '90 ma proprio di tutte le serie tv trasmesse fino ad oggi, e cioè "Twin Peaks".
Può non essere stato seguito per intero, può aver impressionato, può aver fatto arrabbiare ma assolutamente non può mancare nelle nostre conversazioni quando a volte ci si trova a discutere sulle serie andate in onda.
La frase "Chi ha ucciso Laura Palmer?" ha riecheggiato diverse volte nelle nostre menti, ha sollevato dubbi, teorie, interesse generale. Ad esempio ricordo benissimo che quando questa serie venne trasmessa in TV, da Canale 5 in prima serata io avevo 10 anni ed ero rimasto traumatizzato già dalla prima puntata tant'è vero che smisi di seguirlo (giustamente anche, data l'età!) ma l'indomani che andava in onda una nuova puntata non potevo fare a meno di chiedere a mio padre mentre mi accompagnava a scuola cosa era successo, e se si era scoperto l'assassino della bella (e anche parecchio "navigata" permettetemelo ) Laura Palmer. E ve ne racconto un'altra: nei miei passaggi dalla mia camera alla cucina, passando per la sala con la TV quando veniva trasmesso "Twin Peaks" non potevo non buttare un occhio su quello che stava accadendo, e le piccole scene che riuscivo a captare sono rimaste impresse nella mia mente in modo indelebile; tant'è vero che quando, anni dopo, acquisita la maggiore età e una buona dose di film horror e complice un canale sky che mandava in onda le repliche , queste stesse scene  viste di sfuggita o per sbaglio me le ricordavo benissimo...come se le avessi viste un giorno prima...
"Twin Peaks" ha avuto però vita breve, l'emittente costrinse il maestro ( permettetemi anche questo ) David Lynch ad arrivare molto più velocemente di quanto si era previsto alla risoluzione del caso. E da quel momento la trafila fu la seguente: scoperto l'assassino - disinteresse da parte del pubblico di seguire la serie - conseguente calo di ascolti - cancellazione della serie dai palinsesti con annesso cliffangher però ... ( mortacci vostri! :) ) .
Ma.... se adesso, a distanza di oltre 20 anni dall'ultima puntata vi dicessi che si sta trattando per riportare "Twin Peaks" in TV? Andiamo con ordine: già da qualche tempo l'emittente americana NBC sta trattando sia con David Lynch che con Mark Frost (scrittori, sceneggiatori e produttori della serie ) e anche il produttore esecutivo della serie, Robert Engels, sarebbe molto interessato a riportare sullo schermo le vicende dei cittadini di Twin Peaks. Addirittura ci sarebbe già una piccola bozza della trama: si ripartirebbe esattamente 22 anni dopo l'ultima puntata, l'agente Cooper (posseduto ancora dallo spirito Bob ) sarebbe in prigione con l'accusa di aver ucciso due cittadini di Twin Peaks, e la storia vedrebbe come protagonista una giovane giornalista decisa a risolvere questo caso, e in generale a capire quali altri segreti nasconde la città.
Sia Frost, che Engels che lo stesso Lynch sarebbero d'accordo nel proseguire questa serie, a patto però che vengano richiamati tutti gli attori che ne hanno fatto parte in passato. Alcuni siti riportano come notizia ufficiale che alcuni di essi siano stati già contattati dai suddetti e abbiano addirittura accettato... sarà vero?
Io personalmente ne sarei davvero felice! Certo, il rischio c'è! Dopo tutto il set è stato chiuso da moltissimi anni ormai, e rimettere mano ad un telefilm che è stato un vero e proprio CULT è un'impresa assolutamente ardua ma se a metterci le mani sono gli stessi soggetti che l'hanno portata al successo, onestamente mi sento di essere molto ottimista!
Attendiamo nuove buone, con ansia ....

Richiami o rimandi di una mente geniale

Prima di tutto una premessa: vi prego di perdonare eventuali errori e imprecisioni nei miei post, ma la mancanza di sonno e il piagnucolare della piccola sono un buon deterrente dallo scrivere bene.

Perciò, dopo aver messo le mani avanti, approfitto del sonnelino di Penelope per dare anche il mio contributo.

Molto più banalmente, però, parlerò di Grey’s anatomy.
ATTENZIONE: Il seguente post potrebbe contenere un piccolo spoiler della puntata 9x01 della suddetta serie, quindi se qualcuno non l’avesse vista… beh, aspetti a leggere il post.

In questi giorni su Sky stanno ristrasmettendo le primissime stagioni. E questo mi ha permesso di notare alcuni richiami o rimandi tra le varie stagioni, sottolineando ancora di più (come se ce ne fosse bisogno) l’acume e la lungimiranza dell’ormai nota Shonda Rhimes -tra le altre cose fondatrice di Shondaland e destinataria dei nostri brindisi-.
Per amor di precisione i richiami che ho trovato finora sono solo tre (o quattro), ma credo che a un attento esame se ne possano individuare ancora di più.
Ma di cosa sto parlando? Ecco a voi signore e signori.

Ricordate i teneri specializzandi della prima stagione, vittime della temutissima “nazista”? Sì?! Ecco, tra loro c’era anche il caro, ormai defunto, George. E sempre nella prima stagione c’era uno dei miei preferiti (beh, ormai a voi posso confessarlo: ho sempre sperato in un suo ritorno in extremis) il dottor Burke. Il quasi marito di Cristina, la madre del quale la costrinse a togliersi le sopracciglia.
Sto divagando.
Dunque dicevo: ricordate questi due personaggi? Bene. Nell’episodio 1X01 il dottor Burke sceglie proprio George, lo specializzando timido e gentile, per un’appendicectomia, mirata a farlo sbagliare. Difatti il povero malcapitato romperà il cieco del paziente facendo intervenire il suo strutturato, inducendo i suoi infidi compagni di viaggio a chiamarlo 007. (Sarà poi attraverso questo nomignolo che tenterà di farsi riconoscere da  Meredith quando arriverà al Siattle Grace Hospital in condizioni disperate 6X24).



E questo, è proprio quello che accade nell’episodio 9x01, quando Meredith “Medusa” sceglie una dei nuovi specializzandi per indurla nello stesso identico errore.



Nell’episodio 2X17 (quello della bomba, e del bellissimo artificiere che esploderà con essa) Izzie, presa da un attacco di nervi, comincia a ridere istericamente e guardando Alex gli confessa: “Io rido ai funerali”. Sarà quello che accadrà nell’episodio 6X01 al funerale di George.


Nell’episodio 4X14 Cristina scopre che Burke ha vinto il premio Harper Avery grazie articolo scritto con lei sul quale non appare il suo nome. (“ero lì, quando gli tremava la mano, io…io eseguivo i suoi interventi. L’ho fatto di nascosto, l’ho fatto per proteggerlo, lo sa lei lo so io e lo sa anche Burke. Lui lo sa…ma su quell’articolo di giornale il mio nome non appare mai. Evidentemente per lui non è stato importante il mio contributo.”) E indovinate un po’ che si scopre nell’episodio 6X16? Che Jackson Avery è proprio il nipote di quell’Harper Avery col quale Cristina farà una figuraccia (“Ho sbagliato la diagnosi di Harper Avery di fronte ad Harper Avery.”).



Inoltre, avete riconosciuto il Dr.  Thomas e il Dr. Parker del Minnesota? Il primo era l’esaminatore di Cristina nell’ottava stagione. E il secondo fu Rex, marito di Bree in Desperate Housewives.




In arrivo anche in Italia "The Following"

L'attesa sembra essere terminata. Infatti a partire dal prossimo 4 Febbraio, in contemporanea con gli Stati Uniti partirà questa nuova ed attesissima serie tv, "The Following".

La trama: L'ex agente dell'FBI Ryan Hardy (interpretato da Kevin Bacon, al suo debutto nelle serie televisive) ritorna in attività dopo 9 anni di assenza quando il serial killer Joe Carroll ( James Purefoy ) evade dal carcere in cui era detenuto.Dopo aver individuato i suoi primi e potenziali bersagli, l'ex moglie Claire Matthews ( interpretata da Natalie Zea, ex volto della sfortunata "Dirty Sexy Money"  ) e una donna sfuggita alla sua furia omicida (interpretata invece da Maggie Grace, già vista in "Lost" e negli ultimi due episodi della saga di "Twilight" ) , l'agente Ryan Hardy avvalendosi della collaborazione degli agenti Parker e Weston si trova a guidare una task force per catturare l'assassino che, nel frattempo, sta sfruttando i social network per alimentare una specie di culto degli omicidi seriali, una rete di serial killer sparsi per gli Stati Uniti. 

La prima puntata di "The Following" è andata in onda lo scorso 21 gennaio sull'emittente televisiva americana FOX ed ha immediatamente totalizzato più di 10 milioni di telespettatori. Un risultato a dir poco eccellente visto e considerato che, specialmente negli ultimi anni, le serie tv di genere giallo-thriller hanno avuto poca, anzi, pochissima fortuna. Pensiamo a serie come "Alcatraz" di J.J. Abrams, "Ringer" con Sarah Michelle Gellar e altre piccole perle come "Happy Town" sospesa dopo solo 8 puntate. In America ci si affeziona molto di meno a questi telefilm che sviluppano un intreccio narrativo molto complesso e si preferisce seguire telefilm in cui ogni puntata rappresenta un caso a se. Facciamo l'esempio di serie tv come "Criminal Minds" oppure "CSI" da anni ai vertici delle classifiche auditel. Sono telefilm che non hanno una vera e propria trama di fondo, ma ogni episodio rappresenta un caso a se stante che nasce, si sviluppa e tendenzialmente viene risolto nell'arco di un episodio, non "obbligando" quindi il telespettatore a dover necessariamente seguire la serie per mesi, o anni per arrivare alla sua risoluzione. 
Personalmente sarei molto contento se questa serie riuscisse ad avere un lungo successo e che non si risolva tutto nella classica bolla di sapone, in primis per il cast ( di assoluto rispetto ) e secondariamente per il fatto che rappresenta davvero un qualcosa d'innovativo nel panorama delle serie tv. 

L'appuntamento in Italia è fissato per il prossimo 4 Febbraio alle 21.15 sul canale Premium Crime di Mediaset Premium , ed in contemporanea anche su Sky Uno. Insomma, c'è davvero l'imbarazzo della scelta!! 
La prima stagione (e speriamo non l'unica ) sarà composta da 15 episodi e...se son rose, fioriranno. Le premesse ci sono, staremo a vedere.

giovedì 24 gennaio 2013

The Finder

Cominciamo con una cosina semplice semplice: The Finder!
The Finder è l'inspiegabilmente sfortunato spin-off di Bones, ha la durata di una sola stagione di 13 episodi.
Le domande che possiamo farci sono molte ma una per tutte è: Perché?
Perché una serie TV che ha come protagonista un tizio che cerca le cose e in lingua originale si chiama, giustamente, The Finder, in italiano si chiama Il Risolutore?
Perché in America le serie migliori fanno gli stessi ascolti di Marzullo?
The Finder, fondamentalmente, ha tutto. Personaggi buoni, spunti comici, storia d'amore, un'adolescente complicata ma non noiosa, un gigante buono in cerca di vendetta, indagini, misteri, ogni puntata ha la sua conclusione e la stagione in sé ha una sua trama. Il tutto in 13 puntate. Almeno non ci si annoia.
Il protagonista, Walter Sherman, è interpretato dal figone che faceva il pompiere in Settimo Cielo (non fate i timidi, qualcuno se lo ricorda!), è un ex militare, rimasto ferito durante un'azione di guerra in seguito alla quale ha riscontrato particolari capacità intuitive che gli consentono di trovare qualsiasi cosa stia cercando.
Durante le sue indagini, collabora con una sexy vice sceriffa. Solitamente, la collaborazione prosegue oltre l'orario di lavoro: i due, infatti, hanno un contratto di "amici di letto" molto articolato.
Braccio destro, segretario, avvocato, guardia del corpo e baby sitter del protagonista è Leo Knox, interpretato da Michael Clarke Duncan, il gigante del Miglio Verde morto lo scorso settembre. Personaggio burbero dal cuore d'oro, fu trovato e fermato da Walter Sherman mentre stava per uccidere un uomo e compiere la sua vendetta. Insieme gestiscono il bar "Ai confini della Terra" e danno ospitalità ad una ragazza proveniente da una famiglia di zingari cercando di tenerla fuori dai guai.
Alla fine delle 13 puntate, la sensazione è quella di dover lasciare qualcosa di veramente promettente.
I personaggi ti danno la sensazione di essere molto più stratificati e che ci sia molto più da scoprire su di loro di quanto non si sia visto.
Il finale è ambiguo, di quelli che non sai se quando l'hanno girato sapessero o meno della chiusura della serie. Se da una parte lascia aperte mille possibilità per il futuro, dall'altra non si può dire che sia inconcluso: i personaggi hanno fatto un percorso che li ha portati esattamente dove dovevano essere e, in un certo senso, subiscono le conseguenze delle loro azioni. 
Nonostante questo, c'è la tristezza tipica della fine di un libro o di un telefilm, quando devi salutare dei personaggi che sai che non ritroverai più, aggravata dalla consapevolezza della morte di uno degli attori protagonisti.

Pilot

Quando uno non sa che cosa dire, quando uno non sa che cosa fare, quando uno pensa di parlare tra amici, capita che butta lì un'idea malsana del tipo "Si certo! E magari apriamo anche un blog sui telefilm! Ahahah!"
Poi quando qualcun altro non sa che cosa dire e non sa che cosa fare, capita che coglie l'occasione al volo e chiama a raccolta gli amici.
Nasce così questo blog: ipotizzato, creato e pubblicato in due giorni. Ma è bellissimo, vero?
Siamo un gruppetto di persone che spendono la maggior parte dei minuti gratis di vodafone a loro disposizione per commentare innumerevoli puntate di innumerevoli serie televisive. Useremo questo spazio per condividere con voi le nostre opinioni, informazioni, anticipazioni e quant'altro!
Per cominciare, è bene stilare un piccolo glossario dove esporremo il significato di alcuni termini tecnici che ci troveremo ad usare spesso in futuro.

 Pilot 
In lingua italiana è chiamato anche Episodio Pilota o Episodio Zero. E' il primo episodio in assoluto di una serie televisiva, serve agli addetti ai lavori per presentare i vari personaggi, dare un'infarinatura generale della storia e poi, in seguito alla messa in onda, si esaminano i sondaggi (gradimento, audience ecc) per capirne le potenzialità, modificarne i punti deboli o cancellare del tutto la serie.

 Backdoor Pilot 
A differenza di un episodio pilota ordinario, questo è inserito all'interno di un'altra serie televisiva come se fosse un normale episodio della stessa, intrecciando le trame e i personaggi di entrambe.

 Spin-off 
E' una serie televisiva nata da un'altra serie televisiva, generata, abitualmente, in seguito ad un backdoor pilot. Di solito è incentrata sulla storia di un personaggio della serie madre: ad esempio Private Practice è lo spin off di Grey's Anatomy, segue la vita di Addison Forbes-Montgomery dopo che lei lascia Seattle e si trasferisce a Los Angeles.

 Crossover 
I crossover sono degli episodi in cui le trame e i personaggi di due serie televisive differenti si intrecciano tra loro. Un crossover insolito è quello tra Bones e il cartone animato I Griffin.

 Cliffhanger 
Croce e delizia di ogni appassionato di telefilm! Non è nient'altro che un finale aperto che lascia con il fiato sospeso fino alla prossima puntata. Può essere riferito al finale di un episodio, di una stagione o di un'intera serie televisiva o film.

Al momento è tutto!
Aggiorneremo man mano che incontreremo nuovi termini.
Buon divertimento!