martedì 24 dicembre 2013

Homeland 3 finale di stagione

Mi astengo da commenti amari, fatti a caldo e non voglio spoilerare nulla.
Dico solo che questa terza stagione non può reggere il confronto con le altre due. E che nella quarta dovranno davvero fare di meglio lavorando su un clamoroso reboot.

Aspetto che lo vediate e che commentiate, cari amici telefilmici.

mercoledì 11 dicembre 2013

Dexter - finale di serie

Si è conclusa la serie TV Dexter.
L'ultima stagione è stata un po' particolare, con una storia inverosimile che faceva acqua da tutte le parti. Mi è dispiaciuto molto vedere la lenta decadente evoluzione che ha subito questa serie inizialmente geniale.
Per quanto riguarda il finale, possiamo dire che sarebbe stato dignitoso se solo si fossero fermati due minuti prima: come episodio è stato molto bello e molto intenso, ricco di emozioni, ma poi chi ha avuto l'idea di genio di quell'ultima scena che ha rovinato tutto?
Che abbiano voluto proporre un cliffhanger (malriuscito)?
Sicuramente un finale aperto che si presta a varie interpretazioni. La mia personale? Potevate risparmiarvelo e salvare così una serie che ultimamente era scivolata nel banale.

Tuttavia, da sentimentale quale sono: mi mancherà il sorrisetto beffardo di Michael C. Hall nella sigla iniziale!



lunedì 23 settembre 2013

Emmy Awards 2013

Si è svolta a Los Angeles, presso il Nokia Theatre, la cerimonia per l'assegnazione del premio Emmy.
L'Emmy Award, o semplicemente Emmy, è il premio di maggior rilievo a livello internazionale per il mondo dell'intrattenimento televisivo e si può paragonare agli Oscar per il cinema. 

A questo indirizzo, potete consultare la lista delle nomination e dei vincitori che, per brevità, noi non pubblicheremo. Quello che ci interessa, ora, è commentare!
E' subito derby, almeno per noi Telefilmici, per il premio alla miglior attrice protagonista in una serie drammatica: da una parte Kerry Washington nei panni di Olivia Pope in Scandal e dall'altra Claire Danes che veste il ruolo di Carrie Mathison in Homeland. Le adoriamo entrambe, ma va riconosciuta la maggiore intensità e difficoltà di un personaggio come quello di Carrie da cui, per altro, ci aspettiamo grandi cose per la terza stagione di Homeland. A lei va il premio, ma Kerry Washington può consolarsi visto che People l'ha appena eletta donna meglio vestita del pianeta.
In questo blog non abbiamo mai parlato di The Big Bang Theory, una serie simpatica e pungente che strizza l'occhio al mondo nerd anche se, a quanto pare, più sei nerd e meno la apprezzi. Tra i vari personaggi più o meno stravaganti, spicca Jim Parsons nell'interpretazione di Sheldon, un giovane scienziato geniale del tutto inadatto alla società. Meritatissimi tutti i premi che ha vinto negli anni, tra cui l'ultimo come miglior attore protagonista in una serie comica.
Ma veniamo alla ciccia! La nostra idola Carrie Preston, seconda solo a Shonda, ha vinto MERITATISSIMAMENTE il premio come miglior guest femminile in una serie drammatica per il ruolo di Elsbeth Tascioni in The Good Wife, non importa chi fossero le altre: non potevano competere. 
Miglior guest maschile in una serie drammatica: ha vinto Dan Bucatinsky per il ruolo di marito di Cyrus in Scandal. Indimenticabile? Mah, vabbè. A questo punto mi son chiesta chi fossero gli altri... Uno è Rupert Friend e interpreta l'ultimo arrivato in Homeland, quello che pianta un pugnale nella mano di Brody. Beh dai, è bravo. Un altro è il revisore contabile dello studio Lockart&Gardner in The Good Wife e anche lui è bravo ma non da premio, secondo me. E poi chi ti vedo lì in mezzo?? Michael J Fox per l'interpretazione dello stronzissimo avvocato Canning in The Good Wife. Ma come ha fatto a non vincere lui? Cosa hanno visto in giuria?
Tutto quello che possiamo fare, a questo punto, è distrarci con questo articolo e le foto dei vestiti più belli e più brutti della cerimonia! Hanno bocciato Claire Danes, ma solo perché non ha abbastanza tette.

venerdì 20 settembre 2013

Person of Interest: siamo sorvegliati.

Perché ho cominciato a guardare questo telefilm? Eh.
Quest'estate non c'era granché da vedere in tv e così anche la scorta di puntate da vedere nei momenti più bui è terminata in fretta. Grazie ad altri interventi in questo blog, io e Sirj ci siamo divorati anche Touch, Homeland e The Following. E poi?
Un bel giorno, una mia amica ha condiviso un link su facebook (che volevo spammarvi ma non trovo più) in cui venivano suggeriti 50 telefilm vecchi e nuovi da guardare quest'estate... in mezzo c'era anche questo.
La trama è incasinatissima ma figa. L'occhialuto truce sulla sinistra (fu cattivo in Lost) è un supergenio ultramiliardario che, dopo l'11 settembre 2001, ha inventato e costruito per il governo una sorta di grande fratello/intelligenza artificiale che spia ogni telefonata, email, telecamera del traffico ecc, mette in relazione tutti i dati, elabora e prevede azioni criminali premeditate e poi sputa fuori il numero della previdenza sociale della persona in pericolo di vita che può essere sia una vittima che un criminale. Siccome era troppo un casino, ha suddiviso i crimini in rilevanti (potenziali attentati) e irrilevanti (singoli omicidi): al governo arrivano soltanto i "numeri rilevanti" mentre lui, per un sacco di rogne che non vi sto a dire, riceve quelli irrilevanti e cerca di salvarli. Il problema è che lui risulta essere morto, cambia cognome a ogni puntata e in più zoppica e non gira il collo: non è proprio quello che ci si aspetta da un supereroe. Decide di ingaggiare un altro relitto finto morto ex CIA, vale a dire il figone attempato sulla destra (fu Cristo di Mel Gibson), per andare in giro a menare alla gente. Per completezza di informazione, quello sfigato sullo sfondo è un poliziotto corrotto ma bonaccione che li aiuta, mentre la donna è una poliziotta che gli da la caccia.
Le prime tre o quattro puntate sono un po' stufose, ognuna un po' fine a sé stessa, abbiamo continuato a guardarle solo ed esclusivamente per mancanza di alternative. Poi non puoi più farne a meno, ovvio.
Per apprezzare al meglio questa serie tv, è NECESSARIO guardarla con la predisposizione d'animo con cui si legge un fumetto o si va al cinema a vedere Iron Man: non ci si deve soffermare su ciò che non è reale né realistico se non per sorriderne come, ad esempio, quando arriva John Reese (nome finto del morto finto della CIA), mena tutti e salva la situazione in maniera rocambolesca.
Dopo un po' di episodi che iniziano e finiscono nel giro di una quarantina di minuti, vengono introdotti finalmente dei personaggi ricorrenti e delle storie che si sviluppano durante tutta la stagione o addirittura tutta la serie. 
Di questo telefilm adoro i flashback che ti fanno capire tutto e non ti fanno capire niente, la grafica fenomenale quando guardi con gli occhi della "Macchina" e le numerosissime guest star!!
Una su tutti: Carrie Preston!! Oooohh!! La adoro!! Per ora è apparsa solo in 6 episodi in due stagioni, ma spero che nella terza possa diventare un personaggio fisso o quasi! E' la fidanzatina dell'occhialuto truce quando ancora non era morto né zoppicante, lui la ama da lontano, lei è ancora in lutto per la sua perdita. Se scopre che è ancora vivo, visto il personaggio, potrebbe esserne contenta. Oppure potrebbe strappargli gli occhi con le sue mani.
Anche se si vede spesso Zoe, una gnoccona cinica e arrivista disegnata su misura per John, scordatevi le scene sentimentali o di sesso: qui non si accoppia nessuno. Al massimo possono farvi capire che quella volta, forse, non avrebbero giocato a poker. D'altra parte, la Macchina li guarda.

Siamo sorvegliati, il governo dispone di un sistema segreto, una Macchina, che ci spia ogni ora di ogni singolo giorno. Lo so perché l’ho costruita io, ho ideato la macchina per prevenire atti di terrorismo, ma vede ogni cosa. Crimini violenti che coinvolgono persone comuni, persone come voi. Crimini che il governo considera irrilevanti. E poiché loro non avrebbero agito, decisi di farlo io. Ma mi serviva un socio, qualcuno con le capacità per intervenire. Le autorità ci danno la caccia. Lavoriamo in incognito, non ci troverete mai. Ma che siate vittime o carnefici, se esce il vostro numero, noi troveremo voi.

venerdì 13 settembre 2013

Dexter 8 stagione

Avete preparato i pop corn? Avete avvertito il vostro cuore che dovrà riprendere a sussultare?
Bene, molto bene perché stasera, alle ore 23 su FoxCrime, comincerà l'ottava e ultima stagione di Dexter.


Buon oscuro passeggero a tutti.

martedì 10 settembre 2013

Homeland 3

Dopo la sconvolgente notizia della morte a 65 anni di Henry Bromell, sceneggiatore e produttore di Homeland, c'è solo da sperare che la serie mantenga gli alti livelli raggiunti sinora. 

Per ora la Showtime ha rilasciato la pre-air della prima puntata della terza stagione di questa serie.
Dopo l'esplosivo finale della seconda stagione avrei decisamente voglia di correre a vederla, per riabbracciare con gli occhi Claire Danes (Carry) e Damian Lewis (Nicholas), ma poi chi aspetta fino al 29 settembre per il secondo episodio?

Quindi sì, attenderò il 29 settembre per vedere questa serie (in lingua originale e sottotitolata), settimana dopo settimana. E poi la rivedrò in italiano.

Ma voi fate quel che volete, mi sentivo in dovere di avvertirvi :)


mercoledì 3 luglio 2013

Nel mezzo del cammin di Grey's Anatomy 9: il Contraddittorio

Danila, sei forse posseduta dallo spiritello delle stagioni che vengono chiuse alla prima stagione??

Grey's Anatomy 9 è INDISCUTIBILMENTE tra le stagioni più belle!
Ammetto che la storia del disastro aereo andava gestita meglio, un finale del genere secondo me doveva essere seguito da un paio di puntate sul recupero e poi un approfondimento di tutti gli strascichi emotivi. Le prime due puntate, invece, sono ambientate mesi dopo l'accaduto, le ho trovate bellissime ma già dopo poco è come se non fosse successo niente... a parte per Arizona che, al contrario, fa due palle così troppo a lungo e doveva rimanere in Africa già all'epoca (Arizona non mi è mai piaciuta ma dopo l'ultima scena che ha avuto nel finale pure meno).
Per il resto, quest'anno ho pianto veramente tanto! Forse solo in una puntata non mi sono mai commossa (o forse era quella che ho visto insieme a Chandler e facevo la seria)!
Mi è piaciuto tantissimo nelle prime puntate il "vecchietto" che diventa amico di Christina <3 e la puntata montata con i parallelismi tra lei e Meredith.
E' vero che non ci sono stati grandi colpi di scena ma forse non ce ne sono mai stati, comunque non mi sono mai annoiata.
Non vedo l'ora di vedere la storia tra Jo e Alex Karev, da sempre uno dei miei preferiti! Quest'anno Shonda gli ha disegnato una donna su misura ma sarà una bella lotta!
Il finale, di solito catastrofico, è stato inferiore alla media sul piano dell'adrenalina ma forse è meglio così, le puntate "tragedie" sono belle ma cominciano a diventare surreali se ne fai una all'anno, possibile che capitano tutte a loro? Quando fanno l'elenco delle cose a cui sono sopravvissuti sono quasi comici!

Potremmo anche analizzare nel dettaglio le ultime due puntate (ricche di piccole chicche come i sorrisi forzati di Karev e la corsa di Christina e Derek che mi ha ricordato la loro giornata in barca a pescare e quelli sì, che erano strascichi emotivi post-tragedia) ma prima dobbiamo aspettare di averle viste tutti! Oppure invece di commentarle qui, lo faremo da Pisicchio!

giovedì 23 maggio 2013

Nel mezzo del cammin di... Grey's anatomy 9

Mi spiace darvi questa notizia, ma trovo che questa stagione sia davvero scialba.
Sembra quasi che la cara vecchia Shonda non abbia più voglia di portare avanti questo telefilm (nonostante il recente rinnovo della 10°).

Mancanza di contenuti, prevedibile in tutto e per tutto, statico e un po' monotono e pieno di contraddizioni.
Sono stati stravolti anche personaggi che rappresentano le colonne portanti di questo telefilm e cioè Miranda Bailey e Cristina Young.

Shonda, mi aspettavo di più da te.

mercoledì 17 aprile 2013

Homeland seconda stagione

Si concluderà stasera su Fox la seconda, strepitosa, pluripremiata stagione di Homeland.
Forse più intensa della prima, con la stessa, superba recitazione (ho scoperto di avere un vero debole per Damian Lewis). Stesse location, stessi personaggi, diverse maturità e diverse dinamiche, ritmo incalzante e batticuore.
Secondo me, questa stagione (e tutta la serie) ha raggiunto il picco massimo nella puntata 2x05 e in quella che sarà trasmessa stasera (quindi 2x12).
Devo dire che arrivata alla puntata 2x07 non ho resistito e sono andata a vedere gli ultimi episodi in inglese, quindi per me non ci sarà molta sorpresa. Ma sarò incollata sul divano come sempre.

Mi viene quasi da piangere sapendo che questa stagione si sta concludendo.

Tuttavia, credo che seguirò il consiglio di Sheleya e mi butterò su Scandal.
Dopotutto, domani è un altro giorno! :)



martedì 12 marzo 2013

Quando meno te l'aspetti torna The Mentalist


Eccoci qua! E' iniziata la quinta stagione di The Mentalist dal 27 febbraio, lo troverete tutti i mercoledì alle 21.15 su Premium Crime. In realtà me l'aspettavo, l'avevo anche scritto nel mio file txt sul desktop con il quale tengo tutto sotto controllo... Probabilmente come sistema non funziona un granchè visto che poi me ne son dimenticata e mi ha colto di sorpresa!
Tornando a noi, facciamo un veloce riassunto della serie per chi ne fosse digiuno.
Il protagonista è Patrick Jane, un meraviglioso figlio di ntrocchia, verrebbe da dire. Cresciuto in un circo, si guadagnava da vivere fingendo di poter leggere la mente e altri giochetti del genere diventando anche molto famoso. Durante una trasmissione televisiva, "sfida" in diretta un serial killer attivo in quel periodo chiamato John il Rosso. John la prende a ridere, infatti quando Patrick torna a casa trova la famiglia sterminata con la firma del killer (una faccina sorridente dipinta con il sangue delle vittime). 
Da quel momento la vita di Patrick cambia radicalmente, smette di fingere poteri paranormali pur continuando ad usare alcuni trucchetti, diventa un consulente del CBI (è come l'FBI ma agisce solo nel territorio della California) e li aiuta a risolvere moltissimi casi e in cambio cercano insieme John il Rosso per arrestarlo, in realtà però Patrick vuole solo consumare la sua vendetta. Con il tempo diventa chiaro che John il Rosso non è un serial killer improvvisato ma una vera e propria mente criminale di livello altissimo e, per quanto ci si possa andare vicino, è impossibile prenderla. Caratteristica della serie tv: tutte le puntate hanno la parola "rosso" nel titolo. La squadra è composta da altri 4 agenti il cui capo è impersonato dall'attrice Robin Tunney (quella che faceva l'avvocato/fidanzata di Lincoln Burrows in Prison Break).
Detto questo, dove eravamo rimasti?
Il finale della quarta stagione è stato proprio DA MANUALE, complimenti, applausi e standing ovation a chi ci ha messo le mani! Un mix perfetto di adrenalina, colpi di scena, interpretazioni magistrali da parte degli attori (e mi dispiace dirlo, ma credo che sia questa la differenza più grande tra i telefilm americani e quelli italiani). Riassumendo, Patrick sembrava finalmente aver accettato la morte di sua moglie e sua figlia, si lasciava finalmente andare e appariva rinfrancato e forse innamorato di una ragazza conosciuta da poco. Infatti che faccia che ha fatto quando lei gli ha detto che la mandava John il Rosso. Parapiglia vari, si fanno scattare trappole varie per prendere John, la squadra del CBI si fa sospendere perchè ne combina di tutti i colori, ci si mette di mezzo anche l'FBI rischiando di far andar tutto per aria, poi crivellano di colpi l'auto su cui sta scappando John il Rosso mandandola a sbattere. Si avvicinano cautamente, la aprono e dentro ci trovano il giovanissimo capo del CBI, legato, imbavagliato e ucciso dai colpi sparati dall'FBI.
Vedetevelo!

sabato 23 febbraio 2013

Torna su Raidue "The Good Wife". La quarta stagione dal 26 Febbraio alle 22.30


Torna dal 26 febbraio, ogni martedì (speriamo) alle 22.30 "The Good Wife" con il suo quarto ciclo di episodi.

DOVE ERAVAMO RIMASTI
Lo studio Lockart & Gardner si trova ad affrontare un'accoppiata davvero diabolica e macchiavellica, cioè la perfida Patti Nyholm e Louis Canning. I due, tramite delle peripezie assurde e un interessantissimo gioco di specchi riescono a soffiare allo studio uno dei clienti più importanti,  Patrick Edelstein. Lo studio che già si trova in condizioni economiche non proprio ottimali deve fare in modo di restare a galla dopo quest'ennesimo attacco nocivo. Nel frattempo Cary è tornato a lavorare alla Lockart&Gardner, dopo aver militato per vario tempo nell'ufficio del procuratore distrettuale. La story line più interessante (rimasta in sospeso ) riguarda  invece Kalinda.  Nella terza stagione, Kalinda ha dovuto fare i conti con una causa fiscale ed è stata difesa da Alicia. Alla fine se la caverà con poco ma dovrà pagare una multa e degli arretrati. Alicia trova un assegno da 21.000 $ scaduto senza essere incassato e così le viene la brillante idea di chiamare la società per farne emettere un altro. Al telefono risponde una voce minacciosa che la spaventa e ne parla con Kalinda, quest'ultima rivela che si tratta di suo marito che è in Canada ed è una persona molto pericolosa e si prepara a scappare. Cambierà idea quando verrà a sapere che suo marito continua a chiamare Alicia anche a casa e così decide di aspettarlo in casa, al buio, seduta davanti alla porta, armata di pistola e, in effetti, qualcuno arriva e bussa. Dall'altro lato abbiamo Jackie in ospedale per un (presunto) infarto dopo che aveva soffiato la casa ad AliciaEli va a trovarla e la obbliga a chiedere scusa ad Alicia perchè senza di lei Peter non potrà vincere le elezioni per diventare governatore (ricordiamo che dovrà correre contro l'odiosissimo personaggio interpretato da Matthew Perry). Jackie lo fa, nonostante sembri soffrire di allucinazioni, ma Alicia non le crede e le offre di non farle causa se intesterà la casa ai ragazzi. Tutto risolto. La sera si ritrovano nella vecchia casa tutti insieme ma Alicia non vuole rimanere a mangiare con loro ed esce. Poi ci ripensa. Anzi no. Anzi si. Insomma, rientrerà con la famiglia? O se ne tornerà a casa? E quali implicazioni potrà avere questa scelta? Un ritorno di fiamma con Peter?

E questo era il riassunto delle ultime puntate trasmesse della terza stagione. E adesso veniamo alle note dolenti ed inaspettate: sembra infatti che, nonostante il telefilm, continui ad avere un più che discreto successo, con una media di spettatori di 9 milioni ad episodio circa, la rete ( la CBS ) sembra che non sia entusiasta di questi ascolti ( che mi permetto di aggiungere, assolutamente soddisfacenti ) e sebbene ancora non sia arrivato un comunicato ufficiale in alcuni siti viene riportata la notizia che questa potrebbe essere l'ultima stagione di "The Good Wife". Ovviamente stiamo parlando di rumors che non sono stati assolutamente confermati, ma se la decisione della rete sarà quella di chiudere i battenti secondo me sarebbe davvero un gran peccato. Non solo perchè i risultati sono ancora interessanti e la serie tutto sommato è ancora abbastanza "giovane", ma perchè secondo me avrebbe ancora molto altro da dire. "The Good Wife" adesso come adesso è abbastanza unica nel suo genere, nel senso: mentre di telefilm sul sovrannaturale ce ne sono a decine, idem per telefilm medici, idem per i polizieschi, non esiste al momento un altro legal drama. Inoltre, siccome il fulcro di questa serie non sono tanto le storie dei personaggi ma i casi che li interessano puntata dopo puntata, ci potrebbero essere ancora molte cose e molte trame che potrebbero interessarli.
Insomma, tutto è ancora da vedere e da decidere, aprile sarà il mese degli upfronts e sapremo quindi quale destino toccherà ai nostri amici della Lockart & Gardner.  Nel frattempo godiamoci (forse ancora di più perchè candidata ad essere l'ultima ) questa quarta stagione! 



domenica 17 febbraio 2013

Shonda Rhimes, quanto ti amo!

Uscita indenne dalla settimana sanremese, la quale comunque ha messo a dura prova l'antica amicizia tra me e Chandler Manzi, mi sono armata di divano&copertina ed ho usato questa sonnacchiosa domenica per rimettermi in pari con gli episodi andati in onda e che avevo momentaneamente accantonato.
Tra i vari telefilm che sto seguendo in questo momento, spiccano su tutte Grey's Anatomy, Private Practice e Scandal e, CHE TE LO DICO A FARE, sono tutte della nostra Shonda Rhimes!!
Oooohhhh Shonda!! Se solo potessi adottarti e tenerti sempre a portata di mano nel mio salotto, quante cose avresti da raccontarmi nei momenti di noia!
Parliamo di Grey's Anatomy: una serie televisiva che vanta 9 stagioni deve aver avuto per forza di cose degli alti e bassi. Devo dire che non ho mai sentito la mancanza degli attori o dei personaggi che, negli anni, sono andati in via, mentre spesso mi son ritrovata a sperare che qualcuno se ne andasse (Arizona, quanto sei pallosa!), questo però non vale per Mark Sloan! Mi manca e mi mancherà anche se, a volte, sembra si sia reincarnato in Jackson! Ad ogni modo, credo che il momento più basso di tutta la serie si sia toccato con l'incidente aereo nell'ottava stagione e credo che Shonda ne sia totalmente consapevole... altrimenti perchè ci avrebbe DONATO una nona stagione così bella, se non per sdebitarsi? 
Oggi ho visto la 9x05 "Fuori Controllo". Se non l'avete ancora vista, godetevi la trepidante attesa con la stessa intensità di un giovane che aspetta la sua amata in aeroporto con un mazzo di fiori (oggi sono poetica). Credo di poter dire che sia la puntata di Grey's più bella in assoluto.
Carica di pathos, tornano i grandi casi medici (che piacciono tanto a Chandler) e c'è un fantastico parallelo tra Christina e Meredith che più volte, nell'arco della puntata, si dividono lo schermo. Christina, verso la fine della puntata, sembra rivendicare il ruolo da protagonista generalmente (e spesso impropriamente) affidato a Meredith. Ad impreziosire questi primi episodi in generale e questo in particolare, la presenza burbera e tenerissima del dottor Thomas, un grandioso cardiochirurgo ormai a fine carriera che vi farà innamorare. Non ricordo un personaggio secondario altrettanto bello in 9 stagioni!
Adesso passiamo a Private Practice. Oggi ho visto la 6x02. E' un po' presto per esprimere un parere su quest'ultima stagione. Posso dire che questa puntata parte un po' in sordina, un po' lenta, un po' affranta, un po' lagnosa, di quelle senza infamia e senza lode. Poi esplode, il botto è fragoroso e il cambiamento radicale. Addirittura ho adorato Violet che, di solito, non sopporto proprio! Protagonista assoluta di questo episodio è lei ed è veramente brava ed emozionante. Poi c'è Sheldon che è sempre un gran figo: per la maggior parte del tempo è staccato dal resto del gruppo per seguire un caso "spinoso" e poi, quando alla fine si ricongiunge, non capisce niente di cosa è successo ma se la cava alla grande con le sue solite faccette! Per il resto posso solo dire: TUTTI NELLA VASCAAAAA!!! Riderete e piangerete, promesso! 
Poi Scandal. Non ricordo se ne abbiamo già parlato più o meno approfonditamente. Di sicuro è una serie di ottima qualità che mi auguro duri a lungo, storie da sviluppare ce ne sono un'infinità! I personaggi sono molto intriganti perchè, a differenza del solito dove troviamo dei personaggi che vediamo crescere con il tempo, hanno molto da farci scoprire sul loro passato e promettono grandi colpi di scena. Una cosa che vorrei far notare di questa serie tv è la superiorità assoluta dei dialoghi. Davvero grandi complimenti agli autori che, spesso e volentieri, ti mettono qua e là qualche dialogo/monologo che sono delle vere chicche e gli attori sono davvero bravi ad interpretarli tutti d'un fiato e ad enfatizzarli. Fateci caso!

...e che Shonda vegli sempre su di voi!



giovedì 7 febbraio 2013

Dexter, finale di stagione

Quella che segue è la mia personalissima opinione.

E così lunedì si concluderà la settima stagione di Dexter, il serial killer "gentiluomo" che uccide le persone malvagie. Almeno più di lui.

In questa stagione Dexter ha fatto i conti con sé stesso e col suo passeggero oscuro, modificando in maniera irreversibile il rapporto con sua sorella.

Devo dire che questa non è stata di certo una delle migliori stagioni. Anzi, per me è stata la peggiore in assoluto. Poco pathos, un Dexter irriconoscibile che compie errori che non avrebbe mai compiuto e una storia prevedibile e a tratti banale. Forse sarà la mancanza del big bad per tutta la stagione, forse sarà il poco spessore dei personaggi, forse sarà che la sesta stagione è stata formidabile, ma -al di fuori della terza puntata- mi sono annoiata assai.

Tante cose rimangono "inspiegabili", sembra quasi che gli sceneggiatori si siano stancati e, se non si fosse capito, sono rimasta molto delusa.

Ora si sa, il finale di stagione cambia molto le cose, e forse la prossima (che potrebbe essere l'ultima) ci ripresenterà il caro vecchio Dexter, quello che tutti conoscono. Audace, mai avventato, brillante e sarcastico. E non questo surrogato di "crisi di identità" degli sceneggiatori.

Per consolarmi vi lascio la sigla. Unica cosa che non è cambiata in questa stagione. La più geniale sigla mai pensata per una serie televisiva.

Non servono descrizioni. Basta guardarla per capirne la genialità.

Dexter: Morning Routine.


lunedì 4 febbraio 2013

Homeland. Vedetelo.

È cominciata mercoledì della scorsa settimana, su Fox, la seconda stagione di questa bellisima serie. Se non avete voglia di vedere la prima stagione (cosa sconsigliabile visto che è SUPERLATIVA), non vi preoccupate: nella prima puntata della seconda si ripercorrono, velocemente, tutte le tappe fondamentali che hanno portato i personaggi al punto in cui sono.

Questo telefilm è tratto dalla serie israeliana "Hatufim" di Gideon Raff che ha partecipato anche all'ideazione di Homeland assieme a Howard Gordon e Alex Gansa.
Già dal primo episodio, negli States, ha ricevuto una valanga di ascolti. E se la prima stagione è stata lodata e acclamata dalla critica, la seconda ha raggiunto risultati ancora più straordinari.

La trama della prima stagione ve la racconto brevemente perché non voglio spoilerare nulla.

Il sergente Nicholas Brody (Damian Lewis) viene liberato in maniera inaspettata dai soldati americani dopo essere stato prigioniero per ben 8 anni in Afghanistan. Ora la domanda che ci si pone immediatamente -come dice anche il promo di Fox- è Eroe o traditore della patria? Carrie Mathison (spettacolare Claire Danes), agente della CIA crede, anzi è convinta, che sia un traditore, convertito da Al-Quaeda in un loro agente. Lo crede a tal punto che il sergente diviene per lei un'ossessione pura, fino a portarla ad una scelta definitiva, dolorosa e senza ritorno.

È soltanto un telefilm con una trama politica che mescola azione e spionaggio? No, assolutamente no.
È un capolavoro di emozioni e sensazioni. Drammi familiari e personali vengono sapientemente raccontati dal regista Michael Cuesta che usa le telecamere per spiare, nel vero senso della parola, i suoi personaggi. Bellissimi primi piani, sguardi e silenzi si susseguono puntata dopo puntata. I continui flashback ci raccontano storie crude -che tutti conosciamo, ma che facciamo finta che non esistano. E anche se fin dall'inizio siamo portati a immedesimarci in Carrie, non possiamo far altro che dispiacerci e provare simpatia anche per l'inquietante Brody. Gli attori sono talmente bravi che si potrebbe vedere questo telefilm senza l'audio (tipo quando vai da Mediaworld nel reparto televisori :D) e capire esattamente cosa sta vivendo in quel momento il personaggio che essi interpretano.

Inoltre bisogna notare che anche l'ambientazione parla da sola. La casa del sergente Brody viene ripresa quasi sempre di notte, al buio. Così come il suo garage. La casa dell'agente Mathison è solitaria, silenziosa come lei. La prigione di Brody in Afghanistan è molto luminosa.
In generale, lo spettatore riesce a riprendere un po' di fiato solo quando i protagonisti si trovano in ambienti aperti.

Tanto altro ci sarebbe da dire, sull'amicizia che lega i vari personaggi, sul rapporto padre-figlia molto ricorrente e perché no? Anche sui rapporti di lavoro, ma non voglio annoiarvi.
Quando guardo questa serie comincio la puntata comodamente seduta sul divano e la finisco col sedere sul bordo, tanto sono presa. Insomma Vedetela, vedetela vedetela!!!!

venerdì 1 febbraio 2013

Memorandum - Le nuove serie tv , i grandi ritorni.

Il 2013 si sta rivelando davvero molto interessante sin dalle sue primissime settimane...
In merito a cosa, vi starete chiedendo? Beh, ovviamente in merito alla serie tv che stanno per ricominciare e serie tv in prima visione assoluta.
Facciamo quindi un piccolo "memorandum", ossia il classico post da tenere sempre a portata di mano, onde evitare di cercare sempre in giro su internet (Wikipedia docet) gli orari e il giorno di messa in onda delle nostre maggiori serie preferite:

La seconda ed attesissima stagione di "American Horror Story" partirà mercoledì 6 febbraio alle 22.45 su Fox. 
Il bello di questa serie ideata da Ryan Murphy (lo stesso di Nip/Tuck per intenderci) è quello di creare per ogni stagione una storia a sè stante, non obbligando quindi gli spettatori a dover seguire necessariamente lo show negli anni. Cosa che invece succede molto spesso nei telefilm.
Quindi storie diverse,  personaggi diversi ma... stessi attori! Eh eh si, anche questa è una caratteristica davvero simpatica del telefilm. Ritroveremo quindi quasi tutti gli attori della prima stagione, tra cui Evan Peters, Lily Rabe, Sarah Paulson e ovviamente la quint'essenza dello show cioè la pluri-premiata (e pluri-cattivissima) Jessica Lange qui nei panni di una perfida e sadica suora, sorella Jude. Gli episodi di questa seconda serie sono 13, e il telefilm è stato recentemente confermato anche per una terza stagione, in partenza negli usa a ottobre 2013.

Ne abbiamo già parlato ieri, ma ribadiamo che tra le serie in partenza nel mese di febbraio c'è anche la sesta ed ultima serie di "Private Practice". L'appuntamento è fissato per martedì 5 febbraio alle 21.00 su FoxLife. Tanti gli interrogativi a cui speriamo che si trovi una risposta nel corso di questa ultima tranche di 13 episodi. Riuscirà Addison a trovare finalmente l'uomo della sua vita? Sceglierà tra Sam oppure il nuovo arrivato Jake? Violet e Pete alla fine della quinta stagione sembravano aver trovato un nuovo equilibrio di coppia dopo vari problemi, ma durerà davvero? E la coppia Sheldon-Charlotte riuscirà a vestire ancora così bene il suo ruolo da "coppia con figli"?
Tempi davvero duri per i fan delle teen-soap. Infatti l'anno scorso, dopo 9 anni di programmazione, è giunta al capolinea "One Tree Hill" e le speranze di un rinnovo per la prossima stagione di "90210" sono pari a quelle di sopravvivere per un gatto in tangenziale e "Gossip Girl" si sta preparando al gran finale anche in Italia. L'appuntamento è fissato ogni martedì, a partire dal 5 febbraio alle 21.15 con un doppio episodio sul canale MYA di Mediaset Premium, per un totale di cinque appuntamenti dato che le puntate ordinate dalla CW sono state solo 10.
Come andranno a finire le vicende di Serena Van Der Woodsen & company? E soprattutto ...chi si nasconde dietro il blog "Gossip Girl"?
 A Marzo tornerà anche una delle serie più interessanti di questi ultimi anni, e cioè il legal-drama "The Good Wife" con Julianna Margulies, Josh Charles, Christine Baranski e Chris Noth.
L'appuntamento è sempre su Raidue, in seconda serata anche se al momento non ci è ancora dato sapere quale sarà il giorno di messa in onda dato che la serie, specialmente l'anno scorso ha militato in quasi tutte le serate. Inizialmente andava in onda di sabato, spostata poi alla domenica, e successivamente al martedì ed infine al lunedì sera. Speriamo almeno che con la quarta stagione in partenza Raidue ci faccia la cortesia di trovare una serata adatta per questo telefilm e di mantenerlo.
Anche di "The Following" avevamo già parlato. Aggiungiamo solo due cose, la prima è che le prime due puntate in America hanno registrato davvero ascolti più che soddisfacenti. La prima puntata (andata in onda il 21 gennaio) ha totalizzato la bellezza di 10.420.000 spettatori. La seconda (andata in onda il 28 gennaio) ne ha totalizzati 10.100.000. Insomma, un ottimo risultato dato che tendenzialmente la prima puntata viene sempre seguita da molti, vuoi per l'interesse vuoi per il cast ... ma poi, ed è una cosa naturale, gli ascoltatori iniziano a disperdersi. Eccezione per questa serie che in queste prime due puntate ha davvero "brillato"! La seconda cosa da aggiungere è relativa alla programmazione in Italia, dunque: la partenza è fissata per lunedì 4 febbraio sul canale PREMIUM CRIME di Mediaset Premium . Alle 21.15 andrà in onda il primo episodio in italiano, a cui farà seguito (alle 22 circa) il secondo episodio sottotitolato in italiano. Settimana successiva, l'11 febbraio, stesso schema: Alle 21.15 il secondo episodio (ovviamente doppiato in Italiano) e alle 22 circa il terzo, sottotitolato e via dicendo ... Dato che la serie andrà in onda anche su SKYUNO (Canale 109 di Sky) ricordiamo gli orari, che sono un pò diversi rispetto a quelli di Mediaset Premium. Infatti l'appuntamento è fissato sempre per lunedì 4 febbraio, ma alle 22.40 con lo stesso schema di MP (cioè due episodi, il primo in italiano e il secondo sottotitolato). Dalla settimana successiva poi il telefilm andrà in onda sempre di martedì.





giovedì 31 gennaio 2013

Third Watch - una serie sottovalutata

A quanto pare, io sono l'esperta di serie tv semisconosciute.
Third Watch - Squadra Emergenza è un telefilm che, al momento, potete vedere spesso e volentieri su Giallo, canale 38 del digitale terrestre. Spulciando wikipedia, ho visto che passò su Italia Uno nel 2000 e, tanto per cambiare, fu un flop... ma andiamo in ordine.
Argomento: narra le storie di poliziotti, pompieri e paramedici del 55° distretto di New York.
Colonna sonora: sempre azzeccatissima e carica di pathos, si sentono spesso pezzi rock.
Personaggi: una marea, essendo le tre squadre equamente protagoniste. Un paramedico è interpretato da Kim Raver... si vede che poi ha studiato medicina ed è diventata la dottoressa Teddy Altman in Grey's Anatomy (logico, no?)
Stagioni: Sei stagioni da 21-22 episodi.
Adoro questa serie tv, è diventata un appuntamento immancabile prima di cena (anche se poi a volte mi fa dimenticare di cucinare...). C'è tutto quello che si può cercare: storie d'amore, sparatorie, droga, vendette, scherzi, cameratismo, amicizie e chi più ne ha più ne metta. Adrenalina a più non posso, storie mai banali, personaggi in continua evoluzione (quelli che sopravvivono abbastanza a lungo), insomma: BELLO BELLO BELLO. 
La serie è iniziata, negli Stati Uniti, nel 2000. La terza stagione inizia il 15 ottobre 2001 con un episodio speciale tra i più drammatici mai trasmessi. Narra, ovviamente, dell'attacco alle Torri Gemelle dal punto di vista dei nostri protagonisti che sono intervenuti per prestare soccorso, la conta dei dispersi tra i pompieri, la paura e lo sgomento di chi non sapeva cosa fare pur indossando una divisa, le reazioni nei giorni a seguire. Io l'ho visto a dicembre 2012 e faceva venire la pelle d'oca, immaginate cosa poteva essere vederlo solo un mese dopo l'accaduto, quando le polveri non si erano ancora posate.
Un'altra cosa che mi piace di questo telefilm è che, i personaggi, sono particolarmente umani. Siamo abituati, ormai, a vedere i protagonisti di questo genere televisivo che raramente sbagliano, spesso non subiscono le conseguenze delle loro azioni, sono sempre spavaldi e non temono le pallottole. In Third Watch, invece, nessuno dei nostri Eroi (e qui, sì che il termine è corretto) è mai del tutto buono o del tutto cattivo: uno dei poliziotti più gradassi scappa dal luogo del disastro dell'11 settembre, un paramedico pacifico spara ad un suo superiore, una vecchia amica può fare la spia quando meno te lo aspetti.
In ogni caso, alla fine, vi innamorerete del personaggio più stronzo di tutti. Come sempre.

Una curiosità: nella squadra dei pompieri compaiono spesso due personaggi marginali (DK e Walsh) i quali sono dei veri vigili del fuoco della città di New York. 

Istruzioni per l'uso:
1) Cercate, se ci riuscite, di non affezionarvi ai personaggi perché muoiono come mosche, già nella prima puntata... lasciamo perdere va!
2) Sconsigliata la visione ai cuori deboli!



Private Practice : dal 5 Febbraio l'ultima stagione su Fox Life.

Febbraio sarà davvero un mese molto caldo per i telefilm. Infatti sia Mediaset che Sky che anche Mediaset Premium stanno per lanciare le nuove stagioni di telefilm, ma anche novità assolute (come nel caso di "The Following" di cui abbiamo già parlato).
Andando con ordine, occupiamoci oggi di Private Practice, spin-off della fortunatissima serie tv "Grey's Anatomy", create entrambe dalla nostra "cara amica" Shonda Rhimes.
Partita nel 2007 ,e anche un pò in sordina per via di una prima stagione composta solo da 9 episodi, col tempo è riuscita a coinvolgere il pubblico, raccogliendo sempre più consensi sia da parte della critica che dal tanto famigerato e temuto share.
Complici di questo successo, secondo me, sono state le storie: davvero molto belle, toccanti e soprattutto molto veritiere. Non c'è mai stata la storia da cardiopalma come in Grey's Anatomy (vedi la doppia puntata finale della settima stagione, la sparatoria al Seattle Grace oppure, tornando più in dietro, l'ordigno inesploso dentro ad un paziente, seconda stagione) ma ci si è concentrati molto di più sul lato umano.
Secondo fattore: i personaggi. Si perchè mentre in Grey's, specialmente in questi ultimi 3 anni, si sta assistendo ad un continuo reimpolpo del cast (ad oggi gli attori principali sono addirittura 15, nemmeno in una soap!) in Private Practice il cast è rimasto quasi tendenzialmente lo stesso. E quindi si è anche assistito ad un'interessantissima evoluzione dei personaggi. Sono cresciuti, sono cambiati, alcuni sono maturati in meglio, altri sono peggiorati...
Purtroppo però ad un certo punto sono sopraggiunti i problemi. Kate Walsh, interprete del personaggio principale Addison Forbes Montgomery ex-Shepard (giusto perchè ci piace essere precisi), stanca del suo ruolo aveva deciso di lasciare la serie dopo le prime 13 puntate della sesta stagione. Gli ascolti, al di la di questo fatto, sono iniziati a scendere vertiginosamente e Shonda Rhimes ha quindi optato per la chiusura definitiva dello show.
Un vero peccato, aggravato anche dal fatto che molti fan americani ( che hanno già visto la fine ) sono rimasti molto delusi dall'episodio di chiusura perchè "troppo approssimato, veloce e assolutamente non conclusivo" il che lascerebbe supporre che le storie non abbiano avuto una degna conclusione... Sarà davvero così? Per scoprirlo non ci resta che sintonizzarci ogni martedì, a partire dal 5 Febbraio alle 21.55 su FoxLife per la sesta ed ultima stagione di questo bel telefilm.
Prima di ciò, un piccolo "recap" degli episodi precedenti a cura della nostra preparatissima amica Sheleya che ringrazio per avermi aiutato in questo post:

DOVE ERAVAMO RIMASTI

Amelia ha partorito un bambino senza cervello e, aiutata dai suoi amici e colleghi, riesce a porre fine alla vita di suo figlio per poterne donare gli organi. Charlotte, dopo aver soppesato da una parte il parere contrario degli avvocati e dall'altro i suoi nuovi sentimenti in quanto madre, acconsente anche se, probabilmente, dovrà pagarne le conseguenze. Intanto, insieme a Cooper dovranno crescere un bambino che ha avuto un anno difficile ma che è molto affezionato a lei ed ha iniziato a chiamarla mamma. Sheldon e Amelia si riappacificano e chissà che, finalmente, non ne nasca qualcosa di più. Pete è in prigione accusato di omicidio per aver aiutato a morire un uomo, alla fine collabora per poter uscire e tornare a casa da Violet e suo figlio per poter ricominciare da capo il loro travagliato matrimonio. Addison è finalmente diventata madre e ha deciso, per un po', di restare da sola e non incastrarsi in altre storie complicate con gli uomini. Siccome Addison, ormai, la conosciamo e sappiamo che è di mutanda larga, non ci stupisce quando cede alla passione e concede le sue grazie a Jake. Lei, poi, deve tornare a casa da suo figlio e lì trova Sam che ha mandato via la baby sitter e si sta occupando del bambino, le dice di sentirsi finalmente pronto a ridiventare padre e le chiede di sposarlo. Addison rimane, giustamente, con la faccia da tolla ma almeno è diplomatica e non lo prende a randellate (oppure questo lo faranno vedere nella prossima stagione). Intanto Jake è in macchina e sta andando da lei a portarle dei fiori (con i quali entrambi percuoteranno l'indeciso Sam, spero).

martedì 29 gennaio 2013

Grey's Anatomy 9x03, si torna a sorridere

Mi ero ripromessa di aspettare un po' prima di scrivere qualcosa su Grey's Anatomy, l'argomento è vasto e qua piace a tutti quindi sarebbe stato da litigarselo tra gli autori... ma non resisto e in barba a tutti quanti!!
Ho appena finito di vedere il terzo episodio della nona stagione... che bello!!
Diciamocelo: con la storia dell'incidente aereo, la nostra Shonda Rhimes l'aveva fatta un po' fuori dal vasino!
Però bisogna capirla questa donna, ha tante cose per la testa, non può essere sempre da lode in tutto! Private Practice è stato sempre più bello man mano che maturava e ora è appena finita, in America, l'ultima stagione, nel frattempo è anche partito Scandal, il suo nuovo capolavoro di cui parleremo, prima o poi! Date queste premesse, glie le vogliamo perdonare quelle due puntate-cazzata in stile Lost? Ma si, dai.
La 9x01 e la 9x02 sono state intense e  lacrimevoli come tutte le puntate post-trauma, la morte di Mark mi ha fatto disperare come non mai! Belle, niente da dire, ma spero che non siano finite qui le spiegazioni su come ne siano usciti da quell'inferno perchè io, di domande, ne avrei ancora parecchie.
La 9x03 si intitola "Ama chi ti sta vicino" ed è una puntata perfetta. Ci si commuove, si sorride qua e là, addirittura si ride sguaiatamente!
Fiore all'occhiello sono una straordinaria Miranda Bailey testimone, suo malgrado, di una conversazione scabrosa; Christina e il Dr. Thomas che trovano un punto d'incontro (dolcissimo quando lui le porge un anacronistico fazzoletto di stoffa) e Jackson Avery che sta diventando tutto Mark!









Miglior dialogo della puntata:

Jackson: "Il capo si è fatto mia madre."
Meredith: "Owen si è fatto tua madre??"
Jackson: "No!!! Webber si è fatto mia madre!!"
Meredith: "Se può consolarti, si è fatto anche la mia."

Al secondo posto:

Callie: "Smettila di andare a letto con tutte le tue colleghe, le rovini."
Alex: "Beh, sono venuto a letto anche con te!"
Callie: "E infatti ho smesso di andare a letto con gli uomini."



lunedì 28 gennaio 2013

Il Socio: Gran Finale mercoledì su Giallo

Mercoledì 30 gennaio alle ore 21.00, andranno in onda, su Giallo (canale 38 del digitale terrestre) le ultime due puntate della serie tv Il Socio.
Anche di questo telefilm abbiamo una sola stagione da 22 episodi, in seguito alla quale la NBC ne ha deciso la cancellazione.
Tratta dall'omonimo film e libro, anche qui troviamo lo zampino di John Grisham, genio della suspance e del legal-drama. Mentre il film e il libro raccontano la stessa storia, la serie tv riprende i personaggi 10 anni dopo.
Mitch McDeere (interpretato nel film da Tom Cruise e qui da Josh Lucas) e la sua famiglia, stanchi di scappare, decidono di abbandonare il programma di protezione testimoni e di riprendere con la loro vita da dove l'avevano lasciata, a Memphis.
Curiosità: la maggior parte dei romanzi di John Grisham sono ambientati in questa città, la quale "vanta" una straordinaria concentrazione di avvocati.
Una volta tornati a casa, Mitch ricomincia la sua carriera da avvocato assistito dal suo investigatore (Ray, suo fratello) e la sua segretaria (Tammy, sua cognata, anche loro entrati e poi usciti dal programma di protezione testimoni). Durante la stagione lo vedremo seguire diversi casi giudiziari, ma uno in particolare lo metterà di nuovo nei guai: la difesa di una ragazza accusata dell'omicidio di una signora anziana malata terminale, attirerà l'attenzione di un grande studio di avvocati. La ragazza non è chi dice di essere, le cose non sono andate in questo modo, sotto c'è qualcosa di molto più grosso e una misteriosa missione da portare a termine a qualsiasi costo. Oltre a questo, il figlio del boss mafioso, incastrato dalla famiglia McDeere 10 anni prima, sta cercando la sua vendetta.
A mio parere, questa serie televisiva è molto bella. Ha una buona dose di adrenalina, la trama funziona, la regia è ottima e gli attori azzeccati. All'inizio e alla fine di ogni puntata avremo un assaggio di quello che succederà da lì a qualche settimana dopo e piano piano dovremo essere noi a ricostruire cosa sta accadendo. Una chicca è la presenza di una dolce ma intraprendente Juliette Lewis nei panni di Tammy, la segretaria di Mitch che 10 anni prima mollò tutto per seguire Ray McDeere nel programma di protezione testimoni.

Non perdete il gran finale col botto!


The inspector Lynley mysteries


Scusate, ma non potevo esimermi dal trattare questo telefilm. The inspector Lynley mysteries è stato mandato in onda in Inghilterra dalla BBC dal marzo 2001 al giugno 2008 e riproposto negli States dalla PSB dal 2002. La serie è tratta dai romanzi della mia divina Elizabeth George, prima scrittrice americana ad essere rappresentata in una serie tv inglese.

C'è da dire che lei ha ambientato tutti i romanzi tra la Cornovaglia e l'Inghilterra e che, in fondo, questi si prestavano abbastanza per essere poi rappresentati in tv.

 La George ha comunque supervisionato ogni singolo episodio ed era a lei che spettava l'ultima parola. Non ha potuto tuttavia prendere parte alla scelta degli attori protagonisti, anche se ha dichiarato che Nathaniel Parker (Thomas Lynley) e Sharon Small (Barbara Havers) hanno fatto un ottimo lavoro.

Chi, come me, ha prima letto i libri non mancherà di notare significative differenze sia nell'aspetto dei personaggi, sia nei loro caratteri che nelle loro abitudini. Linley, ad esempio, è biondo e guida una Bentley, mentre negli episodi tv  è moro e guida ogni volta una macchina diversa.

Comunque, nonostante sia in lingua inglese, la serie è facilmente comprensibile perché si parla appunto il British English e le parole sono scandite molto bene.

Sia nei romanzi che nella serie tv, la storia si fonda sui due personaggi principali: l'spettore Linley -8° conte di Asherton, giudicato dai suoi colleghi un donnaiolo che lavora per hobby- e Barbara Havers -sergente trasandato di tutt'altra estrazione sociale-.

Nonostante un avvio difficile, i due stringeranno presto una grande amicizia e cercheranno di aiutarsi in ogni modo.

Le stagioni, in totale, sono 7; ma soltanto le prime 2 più due episodi della 3° sono tratte dai libri. Per le altre la George ha dato l'autorizzazione alla BBC di usare i suoi personaggi per creare nuove vicende. Rimanendo, peraltro, molto soddisfatta del lavoro.

Questa serie ha riscontrato il favore e l'amore del pubblico anglosassone a tal punto che nell'agosto 2007, quando la BBC annuncia di voler chiudere la serie, i fan hanno firmato una petizione inviata all'emittente televisiva.

Una curiosità alla domanda "Hai mai considerato di fare un Alfred Hitchcock inserendo te stessa nella serie come walk-on character tanto per divertirti?" La George risponde: "Penso che sarebbe molto divertente inserire me stessa nella serie come walk-on character, che è esattamente ciò che ha fatto Colin Dexter nella serie dell'ispettore Morse. Il problema è che io non vivo in Inghilterra e e raramente sono lì mentre girano la serie."

Per chi fosse curioso qui trovate i due episodi pilota. Per vostra facilità sono sottotitolati in tedesco. Eheheh.

Scherzi a parte, buona visione a tutti e... Viva Elizabeth George,  forever!

sabato 26 gennaio 2013

Quando le "guest-star" superano i "regulars" : Elsbeth Tascioni

Il fatto che in un telefilm, o anche in una soap, ci siano attori fissi ( i cosiddetti "regulars" ) e accanto ad essi una serie di attori/personaggi che compaiono per un determinato periodo di tempo ( le "guest stars" o le "special guest stars" nel caso in cui il personaggio in questione venga interpretato da un attore o attrice particolarmente famosi ) è fatto notorio. Tendenzialmente invece non è un fatto notorio che alcuni personaggi secondari, alcune guest-stars, sia per la loro bravura, sia per alcune caratteristiche, sia perchè sono magistralmente interpretati da un bravo attore vadano in un certo qual modo ad "oscurare" i personaggi principali. 
A mio avviso un caso del genere succede ogni volta che in "The Good Wife" , legal drama della CBS e in onda in Italia su Raidue, compare lei : Carrie Preston alias l'avv. Elsbeth Tascioni. 
L'avv. Elsbeth Tascioni compare per la prima volta alla fine della prima stagione del telefilm come avvocato che si occupa della difesa di Peter Florrick, marito della protagonista Alicia Florrik ( interpretati rispettivamente da Chris Noth e Julianna Margulies ). Il suo modo di essere così sconclusionato, visionario, al di la di ogni rigido schema legale e, in generale, il, suo essere "trallallero trallallà" farebbe diffidare dall'assumerla anche ad una persona rea di aver rubato un pacchetto di vigorsol in tabaccheria.Ma invece... ecco che c'è il colpo di scena. Si perchè al di la di un suo modo di essere così squisitamente "fiabesco", l'avv. Elsbeth Tascioni non sbaglia mai un colpo e quando meno te l'aspetti, quando si pensa che ormai il giudice è ad un passo dal pronunciare sentenza di condanna ecco che lei ribalta la situazione a suo favore, e vince! Insomma l'avvocato Elsbeth Tascioni  è il classico esempio di "abito che non fa il monaco". 
Successivamente Carrie Preston è tornata a vestire i panni dell' avv. Tascioni nel 2012, nel corso della terza stagione del telefilm, nelle puntate che vedevano Will Gardner (Josh Charles) difronte al gran giurì con delle scene assolutamente memorabili. Se non ci credete andate a recuperarvi gli episodi 12, 13 e 14 della suddetta terza stagione. 
E, notizia dell'ultimo momento, Elsbeth Tascioni sarà anche nella quarta stagione del telefilm (attualmente in onda negli USA). Il suo compito? Difendere la sua amica-collega Alicia che si troverà in un grosso, grossissimo guaio. 

L'attrice Carrie Preston è nota al pubblico non solo per le sue (purtroppo) sporadiche apparizioni in "The Good Wife" ma anche per il ruolo di Arlene Fowler nella serie tv HBO "True Blood".
E ancora, oltre ad essere apparsa in varie pellicole di successo mondiale come "Il matrimonio del mio migliore amico" con Julia Roberts, "Vicky Cristina Barcelona" di Woody Allen e "Il dubbio" con Meryl Streep Carrie Preston è anche co-proprietaria di una casa di produzione indipendente chiamata Daisy 3 Pictures e nel 2005 ha anche debuttato come regista della pellicola "29th and Gay". Il suo percorso come regista è continuato anche nel 2012 quando al Sundance Festival ha presentato la sua opera seconda dal titolo "That's what she said". 
E brava Elsbeth..ehm...Carrie! :) 

Law and order SVU




Altro sonnellino, altro post.
Law and order SVU, è uno spin-off del notissimo -direi quasi pietra miliare del giallo dopo "la signora in giallo" :)- Law and order -i due volti della giustizia, creato da Dick Wolf (per chi non avesse mai visto nessuna delle serie di Law and order, alla fine dell'episodio aspettatevi un bell'ululato ;) )

Come molti dei miei co-autori potrebbero pensare, SVU non è il seguito del titolo pronunciato da mio fratello (N.d.R. per chi non mi conosce: mio fratello parla a una velocità supersonica), ma è un acronimo  e significa Special Victim Unit, rinominato in Italia: Unità speciale.

Trasmessa dalla NBC  negli Stati Uniti è arrivata alla 14° stagione, mentre in Italia è stata trasmessa tra il 2012 e l'inizio del 2013 la 13° sul canale Premium Crime.  Stagione, peraltro, portata avanti senza il "bel tenebroso"  Christopher Meloni (detective Elliot Stabler) che ha lasciato la serie per dedicarsi a ben più sanguinose attività: potete trovarlo in True Blood dalla 2 puntata della 5°stagione dove interpreta Roman, un vampiro di 500 anni.

Ma torniamo a noi: Elliot Stabler insieme alla sua collega Olivia Benson, interpretata da Mariska Hargitay, sono i detective della Unità Speciale che si occupa delle vittime di reati sessuali.

I due detective giocano spesso il ruolo del "poliziotto buono" e del "poliziotto cattivo".
Anche se a volte si scambiano il ruolo, quasi sempre è Stabler a "terrorizzare" i colpevoli o presunti tali.
Uomo tutto di un pezzo crede nella filosofia "il fine giustifica i mezzi". Ecco perché, pur di far confessare un omicidio o di scovare un colpevole, usa spesso mezzi poco ortodossi al limite della legalità. Padre di ben 5 figli tenta a tutti i costi di proteggere la sua famiglia dagli orrori che è costretto ad affrontare ogni giorno nel suo lavoro e non sempre usa lo stesso rigore nelle sue complicate vicissitudini famigliari.

Olivia Benson è un personaggio, a mio dire, bellissimo. Figlia di una mamma alcolista con la quale ha un rapporto difficile, è venuta al mondo in seguito ad uno stupro. Tuttavia la madre non le ha mai rivelato chi fosse il padre, anche se lei con la sua tenacia riuscirà a rintracciarlo.
Proprio per questo è molto empatica con le vittime (e, in casi particolari, con gli assassini).

I due detective mitigano l'una il carattere dell'altro smussandone i relativi angoli. La loro collaborazione li porterà a un'intensa amicizia che a volte li porta a mettere a repentaglio l'esito delle indagini.

Chiaramente la serie gira anche intorno ad altri personaggi che hanno vari ruoli all'interno della serie, come il detective Fin (interpetato dal noto rapper Ice-T), il Detective Munch (Richard Belzer) e il capitano Cragen (Dann Florek) che era già stato capitano della omicidi in Law and Order  - i due volti della giustizia. Non mancano il profiler Dr. George Huang (BD Wong) e il medico legale Dr Melinda Warner (Tamara Tunie).

Il telefilm non si ferma all'arresto dei criminali ma spesso segue anche il loro processo, che non sempre andrà a buon fine.

Ad occuparsi dei processi ci sono Alexandra Cabot (Stephanie March) che entrerà ed uscirà dalla serie per varie motivazioni e il sostituo procuratore Casey Novak (Diane Neal). Due donne con temperamenti molto diversi, ma che faranno di tutto pur di assicurare i criminali alla giustizia.

In questo telefilm la realtà è più difficile di quello che si crede e capita che in molti episodi le vittime siano i colpevoli e viceversa. La serie è strutturata molto bene, i crimini generano rabbia, orrore, disperazione e si fa presto a provare simpatia, tenerezza, pietà o odio per i vari personaggi. Soprattutto nei processi dopo che le indagini sono finite.

Io stessa, spesso, mi sono ritrovata a sperare che la giuria scegliesse un verdetto di colpevolezza piuttosto che di innocenza. E a volte ho spento la TV con un po' di amaro in bocca.

Infine, essendo una serie che prosegue da 14 anni, le guest star che si sono susseguite nel corso del tempo sono state tantissime.
E tra tutti voglio citare la famosissima Angela Lansbury che ha interpretato Eleanor Duvall e Robin Williams. Diciamocelo, la puntata -per la precisione la numero 200- dove appare il notissimo attore (che nella serie interpreta un ingegnere tanto geniale quanto disturbato) è una delle più belle nella storia non solo di Law and order SVU, ma di Law and order "The original" e tutti i suoi spinn-off!

Per concludere, all'interno della serie ci sono stati molto spesso tantissimi crossover con la serie madre.

Per chi volesse approfondire (oltre alle varie pagine di Wikipedia) segnalo il sito:

http://www.lawandordersvuitalia.net/

dove vengono presentati in maniera approfondita tutti i personaggi con la loro storyline.

A-TEAM....i primi veri telefilm "pane e marmellata"

Un telefilm con il quale sono cresciuto da ragazzo nei pomeriggi è stato A-Team. Si può dire in effetti che facevo merenda con “pane e A-Team”.

La serie dell’A-Team è stata creata da Stephen J. Cannell (Ralph Supermaxieroe, Hardcastle & McCormick) e Frank Lupo (Riptide, Hunter) nel 1982, e ha debuttato sul piccolo schermo americano di NBC il 23 gennaio del 1983, subito dopo la messa in onda del Superbowl, che ha consentito un lancio ottimale della nuova serie. In Italia invece aariva nel 1984 con debutto su rete4 e riproposta ultimamente sul canale satellitare Fox retrò. A-Team è stato prodotto per 5 stagioni, nel corso delle quali il cast tecnico ha ottenuto tre candidature agli Emmy Awards e l’intero cast (artistico e tecnico) ha conquistato il People’s Choice Award del 1984 per la migliore novità televisiva dell’anno precedente.

Le riprese degli episodi sono state effettuate interamente fra gli studi californiani della Universal e della Paramount, e nelle località di Agoura e Valencia (California) per alcune riprese esterne e per le locations di alcuni ranch. Fra i registi che si sono alternati nell’arco delle cinque stagioni ci sono anche Christian I. Nyby II (storico regista di Perry Mason), Bruce Kessler (Ralph Supermaxieroe) e James Darren (interprete di Vic Fontain in Star Trek: Deep Space Nine).

Per via di una precisa scelta del network e degli autori, nel telefilm il ricorso alla violenza non si traduce mai in un gran numero di personaggi uccisi o feriti. Il conto totale dei morti nell’arco delle varie stagioni non supera infatti il numero di cinque, mentre diversi altri personaggi muoiono o scompaiono in circostanze misteriose senza che la loro morte venga mostrata con delle riprese.

Prima che venisse scelto George Peppard, per il ruolo di Hannibal Smith era stato preso in considerazione l’attore James Coburn (Sciarada, Giù la testa); sono ormai quasi leggendarie le voci secondo cui Peppard avrebbe discusso molte volte sul set con Mr.T, l’interprete di P.E. Baracus (B.A. “bad attitude” Baracus, in originale), con il quale non sarebbe mai riuscito ad andare d’accordo.

Secondo parte del cast tecnico, i contrasti fra i due erano dovuti al fatto che il personaggio di P.E. Baracus godeva di estrema popolarità e Mr. T, di conseguenza, si comportava come una vera e propria star. La popolarità di P.E. è testimoniata anche dalla realizzazione di una serie a fumetti e di una serie a cartoni animati, di cui il personaggio interpretato da Mr. T è stato protagonista.

Fra le guest stars che hanno preso parte ai vari episodi, ricordiamo il celebre wrestler Hulk Hogan (nel ruolo di se stesso), Charles Napier (Men in Black: The Series), Xander Berkeley (24) e Carol Baxter (Piccole donne).


COMPOSIZIONE DEL CAST

Dirk Benedict Nato il 01 marzo 1945 Helena - Montana è: Templeton `Sberla` Peck. 
Attore originario del Montana. Il padre era un avvocato e muore quando lui ha solo 18 anni. Cresciuto nella provincia americana, ha avuto i primi contatti con il mondo della recitazione durante il college. Oltre ad "A-Team" ha recitato anche in serie come `Battlestar Galactica` (quella degli anni 70), `Baywatch`, `Charlie`s Angels` e `Love Boat`. Nel 1994 ha diretto un cortometraggio, "Christina's Dream". Nel 2007 ha girato il film bellico "Recon 7 Down". A 26 anni scopre la cucina macrobiotica in Svezia e cambia drasticamente abitudini alimentari. Quando gli viene diagnosticato un cancro alla prostata qualche tempo dopo si cura da solo con una dieta macrobiotica e si salva dalla malattia. Si sposa negli anni Ottanta e divorzia negli anni Novanta. Ha tre figli.

George Peppard Nato il 01 ottobre 1928 Detroit - Michigan è: John `Hannibal` Smith.
Attore originario di Detroit, Michigan. Da giovane abbandona gli studi per prestare il servizio militare presso la Marina. Dopo il congedo da sergente, trova vari lavori come tassista, meccanico e impiegato di banca. Nei primi anni `50 si iscrive all`Actor Studio di New York. La sua carriera da attore è davvero lunga. Ha recitato in diverse pellicole per il grande schermo e in serie come `Matlock` e `Banacek`, `Studio One`, `Matinee Theatre`. Avrebbe dovuto recitare anche in "Dynasty" ma ha avuto problemi con il produttore del programma. In molti lo ricordano per l`interpretazione di Fred nel romantico `Colazione da Tiffany` (1961), al fianco di Audrey Hepburn. Cinque matrimoni all`attivo. Muore l`otto Maggio del 1994 a Los Angeles. Ha avuto seri problemi di alcolismo negli anni Settanta.

Mr. T Nato il 21 maggio 1952 Chicago - Illinois è: Bosco Albert `P.E.` Baracus.
Originario dei ghetti di Chicago, il secondo di dodici fratelli. Il suo vero nome è Laurence Tureaud. Diventa una star del football, pratica le arti marziali e negli anni `80 entra nel mondo dello spettacolo come wrestler professionista. La vera fama internazionale è arrivata nel 1982 con il film `Rocky III` in cui interpreta il ruolo della sfidante di Sylvester Stallone e, soprattutto, l'anno a seguire con la serie televisiva 'A-Team'. A lui hanno dedicato anche l`omonima serie di cartoon. Recentemente ha recitato nella pellicola `Non è un'altra stupida commedia americana`, ma è difficile oramai vederlo sia in produzioni televisive che cinematografiche. Gli è stato diagnosticato un cancro nel 1995 ma l'ha sconfitto. Si è sposato negli anni Settanta ma ha divorziato. Ha due figli.

Dwight Schultz Nato il 24 novembre 1947 Baltimora - Maryland è: H.M `Howling Mad` Murdock.
Attore originario di Baltimora, Maryland. Ha avuto una formazione teatrale presso la Theater Arts` della `Baltimore`s Townson State University`. In `The Crucifix of Blood` ha recitato al fianco di Charlton Heston. La sua carriera vanta partecipazioni in alcuni episodi di telefilm quali `CHiP'S` e `Hill Street Blues`. Recentemente ha recitato nella serie `Lois & Clark` ed in `Star Trek: Voyager`. In questi ultimi hanni a prestato la voce a decine di personaggi dei videogame. Nel 1983 ha sposato l`attrice Wendy Fulton.

LA STORIA DELLA SERIE TV
L'A-Team è un gruppo di ex-soldati speciali che, tornati dal Vietnam, si sono ritrovati a dover fuggire perchè accusati di alto tradimento, resistenza al Governo Federale Americano ed evasione. Ora sono 'soldati di fortuna', uniti dalla passione per le avventure ad alto rischio e pronti a mettere la propria esperienza militare e le poco ortodosse tecniche apprese in guerra per risolvere missioni decisamente meno cruente. Sono eroi 'a noleggio' (anche se per un motivo o per un altro alla fine non viene dato loro alcun compenso), che uniscono all'umorismo una buona dose di coraggio e furbizia. I quattro componenti del gruppo,veterani ex berretti verdi tutti ufficialmente morti, sono: il colonnello Hannibal Smith con il suo inseparabile sigaro, che è la mente del team, il sergente Bosco P.E. Baracus, il più duro e più irascibile della squadra, il capitano Murdock il pilota un po' squilibrato e il tenente Sberla, play boy e impostore di dichiarata fama.

Fonte: http://www.ateamvan.it/

Your daily dose of drama!

BEH!! Questa proprio non potevo non dirvela!!
Lo scorso anno, è stato inaugurato in Belgio il canale televisivo TNT.
E' un canale tematico ad alta definizione specializzato in film e telefilm gialli/thriller/ecc. Per capirci, è equiparabile a FOX Crime (o, come lo chiama mia madre, "il canale dei morti ammazzati"). Per pubblicizzarlo, dei geni del marketing hanno messo un pulsante rosso al centro di una piazza qualsiasi e guardate cosa si sono inventati!


Questo video, su YouTube ha oltre 42 milioni di visualizzazioni!
Lo hanno fatto di nuovo quest'anno, in Olanda!
MAKE A CHOISE: BLUE OR YELLOW?


venerdì 25 gennaio 2013

Dal 30 gennaio su FOX torna White Collar

Breve riassunto per chi se lo fosse perso.
White Collar - Fascino Criminale parla di un genio del crimine, un ladro, un falsario abilissimo (Neal Caffrey) che solo un uomo, l'agente Burke dell'FBI, è stato in grado di catturare. Ora sta scontando la sua pena in carcere e, quando gli mancherebbero soltanto 3 mesi da scontare, decide di evadere. L'agente Burke è l'unico che può trovarlo e infatti lo fa, lo trova, lo bracca e gli chiede il perchè, cosa spinge un uomo quasi libero a fare un passo così stupido? Una donna, ovvio! La sua donna, Kate, era andata in carcere per lasciarlo, per dirgli che non poteva più aspettarlo e che doveva andarsene e lui scappa per andare a cercarla.
In realtà sotto c'è molto di più, messaggi in codice, crittografia, misteri, sotterfugi, Kate è stata rapita ma da chi? Cosa vogliono? E ora che Neal Caffrey dovrà scontare una pena più lunga, chi potrà salvarla? Neal allora indossa una cavigliera elettronica e comincia a collaborare con l'FBI e l'agente Burke e li aiuta a catturare altri criminali presso la sezione "White Collar", vale a dire coloro che si occupano dei crimini commessi dai colletti bianchi.
La regia e la colonna sonora sono accattivanti e ti trascinano in un vortice di adrenalina e sorrisi. Neal ci piace! Ci piace perché è oggettivamente tra gli uomini più belli in circolazione, è simpatico, affascinante, è innamorato dell'arte e del bello, è ricco, è sfacciato, è illegale, non possiamo averlo e, se anche potessimo averlo, sicuramente farebbe ingrassare.
 L'agente Burke è un uomo tutto d'un pezzo che si trova all'inizio a fargli da baby sitter ma ben presto diventerà un amico, un fratello, un padre, probabilmente il primo esempio positivo nella vita di Caffrey (chissà poi se questo è il suo vero nome...)
Amico e socio di Neal è un improbabile Mozzie! E' brutto, basso e rotondo, è contro il Sistema, per lui tutto è un complotto, Elvis vive in un bunker sotto la Casa Bianca, è un criminale innocuo, non farebbe del male ad una mosca ma ha le mani in pasta ovunque e conosce chiunque! Non poteva che diventare un grande amico della Signora Burke (Tiffani Thiessen di Beverly Hills e Bayside School!), con un po' di imbarazzo da parte dell'agente!
Nella seconda stagione appare Sara Ellis, una donna spietata che recupera tesori rubati per conto di una compagnia assicurativa e da molti anni cerca un certo Raffaello... Neal, tu ne sai qualcosa? Con i suoi capelli rosso fuoco, riuscirà a farci dimenticare della povera Kate?

Insomma, di imbrogli e contro-imbrogli ne combinano parecchi ma dove eravamo rimasti?
Alla fine della terza stagione, Neal era prossimo alla libertà ma un perfido agente Kramer fa di tutto per incastrarlo e rimandarlo in prigione. Neal è combattuto tra rimanere con la nuova famiglia che si è creato con il tempo a New York e scappare, essere libero e ricominciare come ha sempre fatto. Burke alla fine mette in gioco la sua carriera e lo libera. La stagione finisce con Neal, angosciato, in un aereo diretto non si sa dove.

Non voglio anticiparvi troppo, dirò soltanto che Neal non si trova più in America, lascerà i suoi completi elegantissimi e i suoi cappelli a favore di un abbigliamento più adatto al clima tropicale... Ma come ne uscirà il rapporto con Burke? Riuscirà a tornare a casa o dovrà scappare ancora?


ECCO.
Mentre cercavo alcune immagini per questo post ho trovato una foto di Matt Bomer (Neal) mentre limona con un altro tizio. Era troppo bello per essere etero. DECISAMENTE non lo possiamo avere. 

E.R Medici in prima linea

Credo sia assolutamente doveroso parlare di uno dei capisaldi del genere medical,che prima di tutti ha spianato la strada ad una serie di telefilm in qualche modo anche ispirati ad esso.
Sto parlando ovviamente di "E.R." acronimo di "Emergency room" che è stato mandato in onda per ben 15 stagioni di seguito,era ispirato al romanzo "Casi di emergenza" di Micheal Crichton e coprodotto soprattutto nella prima stagione da Steven Spielberg.
La serie è stata trasmessa per la prima volta nel 1996 e ha chiuso purtroppo i suoi battenti nel 2009.
Onestamente credo sia stata una serie notevolmente di spessore per la trama,per i personaggi e anche un po' per la sua crudità delle volte.
Quello che maggiormente colpiva di questa serie era il riuscire a raccontare con grande semplicità delle realtà tutte americane,che quindi erano totalmente lontane dal nostro modo di vedere. Un semplice pronto soccorso universitario scenario non di grandi eventi,pazzeschi e irreali, ma di normali giornate lavorative a contatto con pazienti con le più svariate malattie o ferite.
Quella che vediamo quindi non è la classica clinica privata americana,ma un struttura ospedaliera un po' tetra con giovani studenti e strutturati che passano 15-20 ore in turno,che vanno a lavoro con la metropolitana,che vivono in case anche fatiscenti in quartieri di Chicago non proprio attraenti.
I loro pazienti sono quindi spesso barboni,drogati,ragazzine incinte o gente comune. Niente lusso,niente locali notturni frequentati dai nostri protagonisti, ma semplicità e realtà.
A differenza dell'altrettanto noto "Grey's anatomy" sono pochissimi gli eventi tragici che colpiscono i protagonisti. Quelli che maggiormente si ricordano sono soprattutto l'accoltellamento del dott. Carter da parte di un paziente schizofrenico e la morte dell'amatissimo dott. Greene a causa di un tumore al cervello. Quindi i protagonisti non vengono decimati da morti violente lungo le varie stagioni,ma sono semplicemente allontanati dal cast con motivazioni molto più semplici.
A proposito di cast,tutti gli appassionati ricorderanno sicuramente un giovane e attraente George Clooney che interpretava il pediatra rubacuori Doug Ross che ha utilizzato ER come trampolino di lancio per una carriera davvero sfavillante.Devo essere sincera,io quando il dott. Ross ha lasciato la serie alla 5 stagione ho sofferto veramente tanto!!!
Del dott. Ross ricorderemo certamente le partite a pallacanestro con il suo grande amico il dott. Greene,che simpaticamente lui chiamava Ciccio,che si svolgevano nell'atrio del pronto soccorso nei momenti di pausa. Un altro elemento indelebile è sicuramente il grande amore del dott. Ross per l'infermiera Carol Hathaway,con la quale dopo tante peripezie si sposerà e avrà due gemelle.
L'attrice che interpretava Carol la ricorderete sicuramente,Julianna Margulies che attualmente interpreta "The Good Wife" fortemente voluta da Spielberg nel cast di ER.
Un altro attore che ha avuto un discreto successo è Noah Wyle che interpretava John Carter,il giovane studente messo sempre sotto stress dal suo mentore,il dott. Benton.
Wyle è stato l'ultimo attore del cast originale ad abbandonare la serie,nell' undicesima stagione. Tornerà nell'ultima serie per un trapianto di rene. Una chicca molto carina è che il rene che verrà poi trapiantato a Carter viene da Seattle,dove lavorano Ross e Carol,anzi sarà proprio Ross a convincere i parenti del ragazzo defunto a donare gli organi anche se non saprà mai che il ricevente è proprio il suo ex collega.
Ovviamente nel corso delle quindici stagioni il cast principale è stato veramente molto numeroso,sono 25 infatti gli attori principali senza contare il numero di apparizioni di attori che successivamente hanno poi raggiunto notorietà e successo.
Passiamo ad un paio di curiosità legate a questo telefilm.
ER, superando la soglia dei trecento episodi, si è dimostrato uno dei serial più longevi della storia della televisione. Il primo e l'ultimo episodio in assoluto della serie hanno la durata speciale di 80 minuti a testa essendo considerati però proprio episodi di durata extra e non episodi divisi in due parti. Fra gli episodi più celebri va citato senz'altro Diritto di immagine, primo episodio della quarta stagione, andato in onda nel 1997. L'episodio andò in onda dal vivo, con le telecamere della NBC che fingevano di essere dei documentaristi all'interno dell'ospedale. Gli attori interpretarono nuovamente l'episodio tre ore dopo, in modo da consentire anche agli abitanti della West Coast di assistere all'episodio dal vivo. L'episodio ricevette tre Emmy Award.
E qui è inevitabile il riferimento a Grey's anatomy,in cui abbiamo un analogo episodio girato nello stile del finto documentario subito dopo la sparatoria che colpisce l'ospedale.
Un'altra curiosità è che il celebre regista Quentin Tarantino ha diretto l'episodio della prima stagione intitolato Maternità.
La serie inoltre ha realizzato un cross-over: alcuni attori di Camelot - Squadra Emergenza,, hanno preso parte ad un episodio di E.R., mentre Sherry Stringfield che interpretava la dott.ssa Susan Lewis ha preso parte al corrispondente episodio di Camelot - Squadra Emergenza.
Io posso ben dire che ho sviluppato la mia passione verso il genere medico partendo proprio da questo telefilm. Nonostante le serie molto lunghe possano spesso sembrare noiose e ripetitive,credo che ER  in questo si sia molto differenziato anche grazie al naturale riciclo dei personaggi.
Non sarebbe affatto male vedere uno spin off che racconta l'evoluzione della vita privata e della carriera del dott. Carter che a mio parere è sempre stato un elemento di coesione tra i vari eventi di vita dei personaggi soprattutto nel susseguirsi delle stagioni.
Chissà,se il miracolo è stato fatto per Dallas dopo oltre 30 anni, magari potranno pensarci anche per il mitico E.R..
Sono certa che il successo sarebbe assicurato.




E se ....ritornasse "Twin Peaks"?

Se è vero che questo blog è dedicato ai telefilm, e in generale agli amanti dei telefilm, è anche vero che questo blog non può non contenere almeno 1 articolo dedicato a quella che, secondo me (ma penso di poter parlare anche oggettivamente ) è una delle serie culto non solo degli anni '90 ma proprio di tutte le serie tv trasmesse fino ad oggi, e cioè "Twin Peaks".
Può non essere stato seguito per intero, può aver impressionato, può aver fatto arrabbiare ma assolutamente non può mancare nelle nostre conversazioni quando a volte ci si trova a discutere sulle serie andate in onda.
La frase "Chi ha ucciso Laura Palmer?" ha riecheggiato diverse volte nelle nostre menti, ha sollevato dubbi, teorie, interesse generale. Ad esempio ricordo benissimo che quando questa serie venne trasmessa in TV, da Canale 5 in prima serata io avevo 10 anni ed ero rimasto traumatizzato già dalla prima puntata tant'è vero che smisi di seguirlo (giustamente anche, data l'età!) ma l'indomani che andava in onda una nuova puntata non potevo fare a meno di chiedere a mio padre mentre mi accompagnava a scuola cosa era successo, e se si era scoperto l'assassino della bella (e anche parecchio "navigata" permettetemelo ) Laura Palmer. E ve ne racconto un'altra: nei miei passaggi dalla mia camera alla cucina, passando per la sala con la TV quando veniva trasmesso "Twin Peaks" non potevo non buttare un occhio su quello che stava accadendo, e le piccole scene che riuscivo a captare sono rimaste impresse nella mia mente in modo indelebile; tant'è vero che quando, anni dopo, acquisita la maggiore età e una buona dose di film horror e complice un canale sky che mandava in onda le repliche , queste stesse scene  viste di sfuggita o per sbaglio me le ricordavo benissimo...come se le avessi viste un giorno prima...
"Twin Peaks" ha avuto però vita breve, l'emittente costrinse il maestro ( permettetemi anche questo ) David Lynch ad arrivare molto più velocemente di quanto si era previsto alla risoluzione del caso. E da quel momento la trafila fu la seguente: scoperto l'assassino - disinteresse da parte del pubblico di seguire la serie - conseguente calo di ascolti - cancellazione della serie dai palinsesti con annesso cliffangher però ... ( mortacci vostri! :) ) .
Ma.... se adesso, a distanza di oltre 20 anni dall'ultima puntata vi dicessi che si sta trattando per riportare "Twin Peaks" in TV? Andiamo con ordine: già da qualche tempo l'emittente americana NBC sta trattando sia con David Lynch che con Mark Frost (scrittori, sceneggiatori e produttori della serie ) e anche il produttore esecutivo della serie, Robert Engels, sarebbe molto interessato a riportare sullo schermo le vicende dei cittadini di Twin Peaks. Addirittura ci sarebbe già una piccola bozza della trama: si ripartirebbe esattamente 22 anni dopo l'ultima puntata, l'agente Cooper (posseduto ancora dallo spirito Bob ) sarebbe in prigione con l'accusa di aver ucciso due cittadini di Twin Peaks, e la storia vedrebbe come protagonista una giovane giornalista decisa a risolvere questo caso, e in generale a capire quali altri segreti nasconde la città.
Sia Frost, che Engels che lo stesso Lynch sarebbero d'accordo nel proseguire questa serie, a patto però che vengano richiamati tutti gli attori che ne hanno fatto parte in passato. Alcuni siti riportano come notizia ufficiale che alcuni di essi siano stati già contattati dai suddetti e abbiano addirittura accettato... sarà vero?
Io personalmente ne sarei davvero felice! Certo, il rischio c'è! Dopo tutto il set è stato chiuso da moltissimi anni ormai, e rimettere mano ad un telefilm che è stato un vero e proprio CULT è un'impresa assolutamente ardua ma se a metterci le mani sono gli stessi soggetti che l'hanno portata al successo, onestamente mi sento di essere molto ottimista!
Attendiamo nuove buone, con ansia ....