venerdì 20 settembre 2013

Person of Interest: siamo sorvegliati.

Perché ho cominciato a guardare questo telefilm? Eh.
Quest'estate non c'era granché da vedere in tv e così anche la scorta di puntate da vedere nei momenti più bui è terminata in fretta. Grazie ad altri interventi in questo blog, io e Sirj ci siamo divorati anche Touch, Homeland e The Following. E poi?
Un bel giorno, una mia amica ha condiviso un link su facebook (che volevo spammarvi ma non trovo più) in cui venivano suggeriti 50 telefilm vecchi e nuovi da guardare quest'estate... in mezzo c'era anche questo.
La trama è incasinatissima ma figa. L'occhialuto truce sulla sinistra (fu cattivo in Lost) è un supergenio ultramiliardario che, dopo l'11 settembre 2001, ha inventato e costruito per il governo una sorta di grande fratello/intelligenza artificiale che spia ogni telefonata, email, telecamera del traffico ecc, mette in relazione tutti i dati, elabora e prevede azioni criminali premeditate e poi sputa fuori il numero della previdenza sociale della persona in pericolo di vita che può essere sia una vittima che un criminale. Siccome era troppo un casino, ha suddiviso i crimini in rilevanti (potenziali attentati) e irrilevanti (singoli omicidi): al governo arrivano soltanto i "numeri rilevanti" mentre lui, per un sacco di rogne che non vi sto a dire, riceve quelli irrilevanti e cerca di salvarli. Il problema è che lui risulta essere morto, cambia cognome a ogni puntata e in più zoppica e non gira il collo: non è proprio quello che ci si aspetta da un supereroe. Decide di ingaggiare un altro relitto finto morto ex CIA, vale a dire il figone attempato sulla destra (fu Cristo di Mel Gibson), per andare in giro a menare alla gente. Per completezza di informazione, quello sfigato sullo sfondo è un poliziotto corrotto ma bonaccione che li aiuta, mentre la donna è una poliziotta che gli da la caccia.
Le prime tre o quattro puntate sono un po' stufose, ognuna un po' fine a sé stessa, abbiamo continuato a guardarle solo ed esclusivamente per mancanza di alternative. Poi non puoi più farne a meno, ovvio.
Per apprezzare al meglio questa serie tv, è NECESSARIO guardarla con la predisposizione d'animo con cui si legge un fumetto o si va al cinema a vedere Iron Man: non ci si deve soffermare su ciò che non è reale né realistico se non per sorriderne come, ad esempio, quando arriva John Reese (nome finto del morto finto della CIA), mena tutti e salva la situazione in maniera rocambolesca.
Dopo un po' di episodi che iniziano e finiscono nel giro di una quarantina di minuti, vengono introdotti finalmente dei personaggi ricorrenti e delle storie che si sviluppano durante tutta la stagione o addirittura tutta la serie. 
Di questo telefilm adoro i flashback che ti fanno capire tutto e non ti fanno capire niente, la grafica fenomenale quando guardi con gli occhi della "Macchina" e le numerosissime guest star!!
Una su tutti: Carrie Preston!! Oooohh!! La adoro!! Per ora è apparsa solo in 6 episodi in due stagioni, ma spero che nella terza possa diventare un personaggio fisso o quasi! E' la fidanzatina dell'occhialuto truce quando ancora non era morto né zoppicante, lui la ama da lontano, lei è ancora in lutto per la sua perdita. Se scopre che è ancora vivo, visto il personaggio, potrebbe esserne contenta. Oppure potrebbe strappargli gli occhi con le sue mani.
Anche se si vede spesso Zoe, una gnoccona cinica e arrivista disegnata su misura per John, scordatevi le scene sentimentali o di sesso: qui non si accoppia nessuno. Al massimo possono farvi capire che quella volta, forse, non avrebbero giocato a poker. D'altra parte, la Macchina li guarda.

Siamo sorvegliati, il governo dispone di un sistema segreto, una Macchina, che ci spia ogni ora di ogni singolo giorno. Lo so perché l’ho costruita io, ho ideato la macchina per prevenire atti di terrorismo, ma vede ogni cosa. Crimini violenti che coinvolgono persone comuni, persone come voi. Crimini che il governo considera irrilevanti. E poiché loro non avrebbero agito, decisi di farlo io. Ma mi serviva un socio, qualcuno con le capacità per intervenire. Le autorità ci danno la caccia. Lavoriamo in incognito, non ci troverete mai. Ma che siate vittime o carnefici, se esce il vostro numero, noi troveremo voi.

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