lunedì 6 gennaio 2014

Devious Maids, cameriere disperate?




I miei giudizi su questa serie sono stati e sono piuttosto contrastanti.
Marc Cherry, creatore delle mitiche casalinghe disperate, si è unito (lavorativamente parlando ;P) a Eva Longoria (la fu Gabrielle) per creare -concedetemelo- una specie di spin off di Desperate Houswives.

Breve trama:
Flora Hernandez, una cameriera, viene uccisa nella casa dei suoi datori di lavoro durante una festa. Del suo omicidio viene accusato un ragazzo, barman di un catering chiamato per l'occasione.
Ben presto la trama si infittisce di misteri ed entra in gioco Marisol, una donna che si presenta a Beverly Hills in cerca di lavoro. Ispanica solo nel nome, senza inflessioni o accenti strani -a differenza delle altre cameriere- comincia a lavorare nella casa di un importante avvocato e della sua giovane moglie.
Lo spettatore non tarderà molto a capire che la donna ha qualcosa da nascondere e qualcosa da scoprire: chi ha ucciso Flora Hernandez (?).

Chi sono le cameriere e per chi lavorano?
Flora Hernandez (Paula Graces): che lavora per l'inquietante coppia formata da Evelyn e Adrian Powell, due persone squilibrate e con evidenti problemi mentali.
Carmen (Roselyn Sanchez): lavora per il famoso cantante Alejandro Reyes (Matt Cedeño). Il suo desiderio è quello di diventare una cantante affermata e durante tutta la serie lavorerà in tal senso.
Marisol (Ana Ortiz):  è la nuova cameriera che si instaura a Beverly Hills dopo l'omicidio di Flora e la vora per la Michael (Brett Cullen) e Taylor Stafford (Brianna Brown).
Rosie (Dania Ramirez): desidera con tutta se stessa portare suo foglio negli Stati Uniti e lavora per due attori Spencer (Grant Show) e Peri Westmore (Mariana Klaveno).
Zoila (Judy Reyes) e Valentina (Edy Ganem), rispettivamente madre e figlia,  lavorano per Genevieve Delatour (Susan Lucci), una donna un po' frivola e svampita. Valentina si innamora di Remi (Drew Van Acker) figlio di Genevieve e Philippe Delatour (Stephen Collins) e sua madre farà di tutto per ostacolare questa relazione.

Inutile dire che questa serie lascia in chi ha seguito con amore Desperate Housewives un senso di "già visto": ognuna delle protagoniste ha dei segreti e dei problemi da risolvere, ognuna delle famiglie per le quali le nostre cameriere lavorano ha dei segreti e dei problemi da risolvere.

A differenza delle casalinghe, però, le cameriere raramente cooperano e si confidano l'un l'altra: ci sono momenti di confidenza, è vero, ma le donne si raccontano i segreti delle famiglie per cui lavorano o si chiedono consigli per situazioni "normali".

La stagione si chiude così come si è aperta: con una festa.

Il mio impietoso giudizio:
ho trovato la prima puntata banale, noiosa e piena di cliché. Man mano che si va avanti, però, non si può fare a meno di affezionarsi alle cameriere che, ovviamente, ne combinano di tutti i colori. Alcuni dei legami che si creano generano addirittura tenerezza, anche se la banalità non ha mai abbandonato questa prima stagione che avrebbe potuto essere conclusa diversamente.
L'omicidio di Flora è stato risolto, in una maniera discutibile, in 10 minuti e sono stati lanciati talmente tanti input riguardanti la vita delle cameriere che il risultato è stato un minestrone insipido.

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